Chi l’avrebbe mai detto? Le cosiddette ‘Università della terza età, le sezioni formative rivolte a ‘discenti’ anagraficamente più grandi, sono frequentate sempre più spesso da persone di tutte le età e generazioni. Ed in larga prevalenza si tratta di donne. I dati sono stati divulgati il 12 ottobre dall’Auser a Venezia: in tutto si tratta di 120.300 iscritti che frequentano, con una certa regolarità, i 528 i circoli culturali e gli ‘atenei’ popolari della terza età attivati dall’associazione in tutta Italia con i loro corsi, laboratori, conferenze, attività formative e culturali
Le Università sono soprattutto diffuse nel Nord Est (47,3%) e a seguire nel Nord Ovest e nell`area meridionale del Paese (di poco superiore al 20% in entrambe le aree). L`età media degli iscritti è di 62 anni ed il 60% è costituito da pensionati. Anche se sono in aumento le persone con meno di 60 anni. Il 20% vive solo, il 21% sono casalinghe. Per quanto riguarda il titolo di studio posseduto, il 58% è in possesso di un titolo superiore alla scuola dell`obbligo. Il 18,5% ha solo la licenza elementare.
I corsi sono frequentati in modo massiccio dalle donne (una media del 70%). Non solo. La maggior parte dei presidenti che gestiscono queste strutture, appartiene al genere femminile, soprattutto nel Nord Ovest area dove ben il 61% delle sedi è gestita da donne mentre il sud si difende con il 56%. I corsi maggiormente in voga sono quelli legati alle lingue straniere (presenti nel 52% delle università considerate); l`informatica (52%), l`arte (51%) e ai temi collegati alla salute (47%). Seguono a ruota le lezioni inerenti l`economia (22%), la politica (29%), le decorazioni e la pittura (rispettivamente 29% e 35%). In forte crescita i corsi per imparare ad usare il computer, più 5% rispetto alla precedente rilevazione.
Le Università sono soprattutto diffuse nel Nord Est (47,3%) e a seguire nel Nord Ovest e nell`area meridionale del Paese (di poco superiore al 20% in entrambe le aree). L`età media degli iscritti è di 62 anni ed il 60% è costituito da pensionati. Anche se sono in aumento le persone con meno di 60 anni. Il 20% vive solo, il 21% sono casalinghe. Per quanto riguarda il titolo di studio posseduto, il 58% è in possesso di un titolo superiore alla scuola dell`obbligo. Il 18,5% ha solo la licenza elementare.
I corsi sono frequentati in modo massiccio dalle donne (una media del 70%). Non solo. La maggior parte dei presidenti che gestiscono queste strutture, appartiene al genere femminile, soprattutto nel Nord Ovest area dove ben il 61% delle sedi è gestita da donne mentre il sud si difende con il 56%. I corsi maggiormente in voga sono quelli legati alle lingue straniere (presenti nel 52% delle università considerate); l`informatica (52%), l`arte (51%) e ai temi collegati alla salute (47%). Seguono a ruota le lezioni inerenti l`economia (22%), la politica (29%), le decorazioni e la pittura (rispettivamente 29% e 35%). In forte crescita i corsi per imparare ad usare il computer, più 5% rispetto alla precedente rilevazione.
Le preferenze sui corsi sembrano essere legate alle aree territoriali di collocazione: nel Nord Ovest appassionano l`informatica, le lingue, la salute e la filosofia. Le materie più diffuse nel Nord Est sono quelle collegate all`arte, mentre il Sud dimostra un grande interesse per i corsi di teatro. I corsi sulle tematiche ambientali non sono ancora molto diffusi: due università su tre non li praticano anche se è interessante notare che proprio al Sud (con il 56,2% di preferenze) si rileva una particolare sensibilità verso queste iniziative.