“Guten Tag, Herr Professorin”, buongiorno signor professoressa: il Senato dell’ateneo avrebbe accolto così la proposta, scherzosa e sfottente, di un docente che si era stancato del rituale sulla discriminazione di genere. E allora esteso a tutti i docenti, maschi e femmine, il termine “professoressa” All’inizio di maggio, dopo il voto, il rettore ha sottoscritto a sua volta la decisione, dunque fra qualche mese, salvo imprevisti, il professor proponente diventerà ufficialmente una professoressa. Come tutti i suoi colleghi uomini.
Naturalmente questa decisione ha scatenato molte reazioni polemiche in Germania.
Ma non mancano le voci a favore, come quella di una docente dell’università di Berlino che presta la sua consulenza alla Commissione europea come esperta di “uguaglianza di genere”.
“Quando le donne si lamentano perché sono emarginate, di regola i colleghi rispondono con un sorrisino. Adesso che la situazione è rovesciata, sono gli uomini a brontolare. Magari questa volta avremo finalmente una cultura di uguaglianza di genere”.
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