Nel post si cita la correlazione tra il gioco del calcio e la matematica dicendo: “Gli aspetti numerici del calcio sono noti: si va dai 22 giocatori in campo, ai moduli delle squadre, 3-5-2 o 4-4-2? Dal punteggio delle partite alle statistiche sulle squadre che determinano le quotazioni delle scommesse. Tutto qui? No, perché certe dinamiche del gioco possono ricondursi per esempio alla teoria dei giochi, la scienza matematica che studia situazioni di “conflitto” per ricavarne soluzioni attraverso modelli prevedibili.
Si può inoltre, con la tecnologia, tracciare i movimenti dei giocatori e della palla in campo per ricavarne teorie su particolari dinamiche socio-economiche. Si possono studiare le traiettorie di punizioni, calci d’angolo, rigori, per dimostrare determinati principi della fisica”. La domanda che ci si pone è: Può lo sport del pallone, affidato ad estro ed abilità, muscoli e polmoni, farsi irretire dalla logica della disciplina più ferrea, quella dei numeri, e ridursi a un evento prevedibile, e quindi, in qualche modo, scientifico? Aspettiamo l’inizio di aprile per avere una risposta.
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