La proposta, avanzata nella legge di stabilità dal ministro Profumo, di aumentare l’orario di servizio settimanale dei docenti della scuola secondaria, da 18 a 24 ore, è stata coralmente bocciata da tutti i partiti politici di maggioranza e opposizione. Anche i sindacati tutti in modo indistinto, hanno ritenuto questo provvedimento un vero e proprio pasticcio, da abrogare immediatamente.
Ecco i motivi che hanno spinto, prudentemente il governo e il ministro Profumo a fare un repentino dietro front.
Quindi la norma prevista al comma 42 art.3 del ddl di stabilità, dovrà essere modificata, ma a saldi invariati.
Incomincia così la corsa della ricerca del piano B che abroghi il papocchio delle 24 ore, che avrebbe portato un risparmio di spesa, in tre anni, di almeno 700 milioni di euro. Dove sta la sorpresa? Che il ministro dell’istruzione Francesco Profumo non aveva previsto nessun piano B. Per cui adesso i tecnici del Miur non saprebbero che pesci prendere, per recuperare un risparmio di spesa equipollente e soprattutto che provenga dallo stesso ministero. Come già annunciato da questa testata, già da ieri, in Commissione cultura della Camera, si è cominciato a stilare un emendamento unitario, proposto da PD-PDL-UDC, per abrogare il su citato comma 42 dell’art.3 del ddl di stabilità.
A tal proposito è intervenuto Mimmo Pantaleo, segretario nazionale della Flc Cgil, il quale, ovviamente, si è detto molto soddisfatto per l’emendamento annunciato dalle tre componenti parlamentari della maggioranza, e attribuisce il risultato alla mobilitazione degli insegnanti dei giorni scorsi, “ma questo non basta, ci tiene a precisare Pantaleo, i 183 milioni di euro imposti dalla spendig review come tagli imposti alla scuola, devono essere reperiti da altre voci di spesa pubblica, a partire dalla riduzione delle spese militari”.
Temiamo invece, che l’auspicio di risparmiare spesa in altri settori che non siano il settore del Miur, cada nel vuoto e che invece siano allo studio altre forme di risparmio sempre nel settore del ministero dell’istruzione. Interessante sembrerebbe la proposta che proviene dalla parlamentare PDL Centemero che ha proposto un taglio alla dirigenza e alle consulenze del Ministero dell’istruzione e degli altri Ministeri. Per adesso il Miur rimane in attesa di un riscontro parlamentare, anche se voci di corridoio ci segnalano l’intenzione del Miur di praticare un sostanziale taglio alle risorse del MOF. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma sicuramente qualcosa di molto concreto per abrogare il papocchio delle 24 ore si sta facendo.
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