La traduzione è un’arte e non si improvvisa, anche se spesso è un’attività che viene delegata ad amici e conoscenti che si presume abbiano una qualche familiarità con una lingua straniera.
In realtà si tratta di una disciplina strutturata, con le sue regole e le sue peculiarità. Non è un caso se negli ultimi anni siano stati creati corsi universitari specificatamente incentrati sulle discipline dell’interpretariato e della traduzione.
Ma prima facciamo un poò di chiarezza su questi due termini che talvolta vengono confusi.
Interpretariato: si intende l’attività che mira a mettere in contatto e quindi a interpretare i messaggi scambiati tra due o più individui. Si tratta per lo più di attività orale (interpretariato di conferenza) o parzialmente scritta (consecutiva: ovvero l’interprete prende degli appunti molto veloci per poi riportare il messaggio alla fine del discorso o durante dei momenti soltanto alla fine o in delle pause prestabilite). Gli ambiti dell’interpretariato sono: conferenze, interviste, comunicazioni pubbliche ufficiali, mediazione linguistica, ecc.
Traduzione: per traduzione si intende invece l’attività scritta di trasmissione di un messaggio da una lingua sorgente detta in gergo source language a una di destinazione detta target language. La traduzione scritta viene utilizzata in una molteplicità di ambiti, nello specifico: traduzione di testi letterari; traduzione tecnico-scientifica; traduzione giuridica e asseverata; localizzazione di software e traduzione di siti web.
In particolare questi ultimi due ambiti richiedono delle competenze tecniche specifiche in ambito informatico e digitale. Chi traduce un software ad esempio, deve sapere quali sono le stringhe di codice che contengono il testo da tradurre e quali invece non vanno assolutamente toccate. Anche tradurre un sito web necessita di una visione di insieme più complessa della semplice trasmissione linguistica. Pensate di tradurre un sito dall’inglese all’arabo: inevitabilmente bisognerà rivedere tutto il layout del sito per via dell’orientamento del testo da destra verso sinistra.
Essere un traduttore quindi vuol dire, non solamente avere una conoscenza approfondita di una lingua straniera, ma anche conoscere il mindset e il contesto culturale del pubblico a cui ci rivogliamo.
La traduzione professionale si fa tanto più importante, quando a essere tradotti sono ad esempio documenti ufficiali, atti giuridici e simili. In questi casi è necessario affidarsi a un traduttore asseverato, ovvero un traduttore iscritto all’albo dei consulenti tecnici di ufficio (CTU) del tribunale di riferimento. In questo caso il traduttore ha la piena responsabilità della traduzione realizzata e la attesta firmando un apposito verbale di giuramento.
Tra le agenzie specializzate in servizi di traduzione professionale, segnaliamo SOS Language a Roma, che propone servizi specifici per aziende e privati grazie a un team di professionisti multilingue sempre disponibile e attivo in brevissimo tempo per far fronte anche alle richieste più urgenti.
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