In occasione dei 50 anni della costituzione dell’Istituto alberghiero di Giarre, oggi Ipsseoa “G. Falcone”, la preside, prof Monica Insanguine, con i suoi collaboratori, ha voluto sottolineare l’evento con una fantastica idea: imbandire la “Cena del Gattopardo” nella sala grande di ricevimento della scuola, adoperando per quanto più possibile il menù descritto nel romanzo di Tomasi di Lampedusa. Un evento propedeutico al quale seguirà ben presto una visita nei “Luoghi” più rappresentativi del romanzo, a cominciare da un viaggio d’istruzione al Parco Letterario del Gattopardo a Santa Margherita di Belice.
La serata della suggestiva “cena”, svoltasi l’8 marzo e organizzata dal regista Giovanni Mosello, è stata annunciata dalla prof Cinzia Emmi, docente di lettere, che ha tracciato non solo l’antefatto letterario ma anche le suggestioni creative da cui sono nati i piatti e l’intera cena, offerti dallo storico ormai Istituto Alberghiero agli ospiti invitati per sottolineare l’vento.
Il menu, creato per coniugare tradizione siciliana e innovazione, è stato realizzato in cucina dai docenti Carmelo Zappalà e Gianfranco Vasta, e in pasticceria da Gennaro Cozzolino.
Fantastici i ragazzi che, abbigliati secondo i costumi ispirati al famoso film di Luchino Visconti, “Il Gattopardo” (1963), e realizzati dagli alunni dell’Istituto Professionale “Lucia Mangano” di Catania, hanno danzato il famoso valzer di Nino Rota nel film, eseguito dalle musiciste Martina Di Giuseppe Taormina (chitarra), Martina Francesca Calì e Miriana Rizzo (flauto traverso), e sia recitato parti dei dialoghi nel corso della cena tra i nobili Salina.
Questi gli alunni attori-ballerini: Giuseppe Licciardello (Don Fabrizio) e la moglie Anna Marano (Maria Stella); i figli del principe Anita Pennisi (Concetta), Sabrina Savoca (Carolina), Alice Scandurra (Caterina) e Nicholas Musmeci (Francesco Paolo), il nipote Tancredi interpretato da Mattia Privitera; Marilena Scuderi (Angelica) e il padre Davide Marchese (don Calogero); infine, Giovanni Cantarella (Padre Pirrone, il prete confessore della famiglia nato a San Cono), Gaetano Calcamo (Chevalley) e il maestro di cerimonie Angelo Torrisi nel ruolo del maggiordomo.
Anche le riprese video e foto sono state previste e assegnate a cura di Antonio Papa e dell’Assistente tecnico Mirella Scandurra.
A degustare la “Cena del Gattopardo”, coi piatti realizzati dagli alunni del corso cucina, oltre alla dirigente dell’Istituto ospitante, Professoressa Monica Insanguine, il DSGA Dottor Alessandro Amante, la preside Rossana Maletta, la preside Maria Catena Trovato (i cui alunni hanno realizzato i costumi) e poi i docenti del Falcone: Sante Vasta, Vincenzo Costanzo e l’infaticabile Cinzia Emmi, la voce narrante dell’intero evento.
Tuttavia, il piatto forte (è il caso di dirlo) della serata è stato il menù, realizzato appunto dagli alunni: “lonzetto di maialino salmistrato dei Nebrodi, cotto a bassa temperatura su letto di rucola con aceto balsamico; Timballo del Gattopardo; Gelo di mandarino” e poi vino rosso e acqua minerale.
I piatti, man mano che veniva serviti dagli alunni del corso Sala, guidati dal prof. Alessandro D’Urso, erano illustrati da Lorena Campo e Gabriele Licciardello.
Bellissima serata in ogni caso, ricca di emozioni e di fantasticherie letterarie e artistiche, sia per le orecchie che per il palato.
In pratica, quando una scuola, e in modo particolare un Istituto professionale, sa attrezzarsi, sfruttando le potenzialità al suo interno e le energie necessarie può dare una impronta particolare ai suoi alunni, indicando anche un avvenire più certo e con qualche soddisfazione, può guardare con un certo ottimismo il futuro e interagire in sinergia col territorio con chiare vocazioni turistiche .
Sicuramente la dirigente dell’Istituto alberghiero Falcone di Giarre avrebbe potuto festeggiare il 50° della fondazione della scuola in altro modo, ma ha preferito, grazie pure al suo staff e ai collaboratori, mettere in scena un evento singolare, una sora di prova generale di una futura rappresentazione lavorativa per la quale questi ragazzi si stanno preparando.
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