Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di Lecce, questa volta all’interno di istituti scolastici. I casi sono stati rilevati in due comuni, distanti pochi chilometri l’uno dall’altro. In risposta, i sindaci hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole coinvolte per consentire interventi di sanificazione e prevenire ulteriori contagi.
Come riporta Repubblica, il sindaco di uno dei due comuni ha emesso un’ordinanza urgente per la chiusura del plesso della scuola secondaria di primo grado nella giornata di venerdì 22 novembre. La decisione è seguita alla segnalazione di un caso di scabbia da parte dei genitori di uno studente, che hanno immediatamente allertato l’Asl di Lecce. “Al momento abbiamo avuto un solo caso – ha dichiarato il primo cittadino – il plesso è stato già sanificato e la riapertura è prevista regolarmente per lunedì. La situazione è sotto controllo.”
Parallelamente, nel vicino comune, anche l’altro sindaco ha adottato un provvedimento analogo. Le due scuole primarie sono state chiuse temporaneamente dopo l’accertamento di un altro caso. Le autorità locali, in collaborazione con l’Asl, stanno monitorando attentamente la situazione per garantire la sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico.
L’allarme scabbia era già scattato nei giorni scorsi nel carcere di Lecce, dove nove detenuti del reparto “precauzionali” sono stati posti in isolamento per 24 ore dopo aver manifestato i tipici sintomi della malattia: prurito intenso e lesioni cutanee. La scabbia, infatti, è una patologia altamente contagiosa causata da un acaro che si diffonde rapidamente in ambienti affollati, come carceri o scuole, specialmente in condizioni di scarsa igiene.