Infezioni e malattie in aumento a Roma. A far scattare l’allarme è la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) Nell’ultimo biennio sono aumentate del 20% le patologie legate allo scarso igiene per i minori dai zero ai 6 anni.
Dietro l’aumento di queste malattie c’è un insieme di fattori tutti riconducibili all’igiene scadente del contesto in cui vivono i bambini nella Capitale.
Una Roma che si presenta ai suoi cittadini con montagne di rifiuti davanti all’entrata dei palazzi e delle scuole, topi che girano indisturbati nei giardini, blatte ed insetti negli ambienti scolastici e nei condomini perché gli operatori dell’AMA non passano tutti i giorni.
La capitale è, dunque sporca e i bambini si ammalano sempre di più.
A raccontare questo contesto drammatico in un intervista al Il Messagero è stata Teresa Rongai segretaria della Fimp di Roma.” Non è possibile” secondo la numero uno dei pediatri della Capitale “ che i bambini siano costretti a superare montagne di rifiuti come se fossero ostacoli per andare a scuola”. O ancora peggio giocare nei giardini e trovarsi davanti a dei ratti.
Gli effetti negativi di questa situazione non sono sempre immediati, ma infezioni e parassitosi sono in crescita, nonostante la pulizia nelle mura domestiche sia sempre più elevata. Questa situazione alle soglie del 2020 è inverosimile.
Sul tema si è mossa anche L’authority per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio che ha più volte segnalato a Roma Capitale , alla Regione Lazio e al Ministero della Salute la situazione, chiedendo a più riprese di “adottare specifici provvedimenti e di effettuare azioni straordinarie” per sopperire alla scarsa qualità ed efficacia della manutenzione ordinaria.
La stessa Raggi, a fine settembre, rispondendo all’Autorità, ha ammesso «criticità igieniche» davanti alle scuole. Nonostante la promessa di interventi straordinari da parte della società Municipalizzata che si occupa della pulizia delle strade, la situazione a Roma non è affatto migliorata. Sono ancora tante le scuole che oggi hanno il portone di ingresso circondato dai rifiuti. Il numero dei cassonetti maleodoranti è aumentato, secondo i dati riportati dal quotidiano romano, dal 16% di gennaio al 48% di settembre. Dati ancora più allarmanti se sommati al fatto che un secchione su tre è circondato da rifiuti e un terzo delle strade sono sporche.
A pagarne lo scotto sono i più piccoli con sempre più casi di scuole o parchi giochi circondati dal pattume, come sono diventate abitudinarie in molti plessi scolastici anche le incursioni di topi e scarafaggi.
Un caso su tutti quello avvenuto in zona Trieste Salario, dove l’asilo nido “I sei colori di Ugo” era diventato praticamente inaccessibile a causa della spazzatura che inondava il marciapiede antistante, e a Monteverde una delle zone più eleganti di Rom, dove sempre lo scorso settembre alcune carcasse di ratti erano state rinvenute proprio davanti ad una scuola elementare e materna.
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