Film muti, documentari dell’Istituto Luce e molte pellicole che hanno fatto la storia del cinema rischiano di sparire per sempre: si tratta di un milione di ore di film in tutta Europa che giacciono nelle cinemateche nazionali dove i loro supporti si stanno deteriorando, e se non verranno digitalizzate scompariranno dal patrimonio culturale dei Paesi europei.
L’impatto culturale della scomparsa di un milione di ore di film è ”causa di enorme preoccupazione” per Bruxelles, che già anni fa ha invitato i Paesi ad avviare l’opera di digitalizzazione delle proprie cinematografie nazionali. Una mossa che le renderebbe anche fruibili online, obiettivo della commissaria all’agenda digitale Neelie Kroes: ”E’ ridicolo che i nostri film siano invisibili nel 21mo secolo, nel 2013 farò una proposta per aiutare gli Stati e i soggetti interessati a unire gli sforzi”.
Perchè il problema resta sempre il finanziamento: finora, con risorse statali date con il contagocce, istituti di cinema e cinemateche sono riusciti a trasferire su supporto digitale solo l’1,5% del patrimonio europeo. Una goccia in mezzo al mare, che non riesce a fermare l’emorragia di 1200 film che ogni anno vengono persi a causa del deterioramento dei supporti.(ANSA).
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