Si parla sempre delle nuove tecnologie e del percorso di evoluzione della scuola 2.0 verso un approccio più digitale. Ma il cambiamento della scuola non passa solo per l’utilizzo dei nuovi strumenti e per la didattica a distanza.
Un altro aspetto importante da insegnare ai ragazzi prima di lasciarli alla vita “da adulti” è quella di allenare e formare loro, la capacità di svolgere attività manuali. Queste capacità sono importanti sia per individuare e far uscire in loro eventuali talenti che altrimenti rimarrebbero nascosti ma anche quello di lasciare dentro la loro “cassetta degli attrezzi” capacità manuali che nella vita sono sempre utili. Considerando come stanno evolvendo gli antichi mestieri dell’artigiano, manualità e digitale andranno sempre più a braccetto.
Ci sono diverse scuole che hanno applicato questi concetti integrando la didattica tradizionale con attività manuali. Vediamone alcuni esempi.
Allenare la manualità sempre meno sviluppata tra i giovani riparando biciclette. È questo uno degli obiettivi del progetto sviluppato da un Istituto di Cesena che ha attrezzato all’interno degli spazi scolastici un ciclofficina. L’iniziativa è legata al più ampio progetto del Comune di Cesena “Cambiamomarcia” volto a sensibilizzare ed incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile.
La struttura è munita di tutto quanto occorre per garantire una costante e ottimale manutenzione di una bicicletta: non solo attrezzi ma anche competenza. La bella iniziativa sarà una bella occasione per coltivare quella manualità che è sempre meno sviluppata tra le nuove generazioni e per approfondire vari temi di grande valore educativo e sempre molto attuali.
Vengono organizzati in logica di didattica interdisciplinare, gruppi di lavoro dedicati ai temi della meccanica di base, delle forze fisiche sollecitate dall’utilizzo delle bici, ma anche del trasporto sostenibile tramite mezzi alternativi per scoprire stili di vita diversi dalle normali e buone abitudini, della scoperta del territorio circostante, della responsabilità e dell’impegno sociale per diventare “buoni” cittadini del futuro.
La ciclofficina di questa Media ha l’obiettivo di essere prima di tutto funzionale all’attività della scuola. A cominciare dallo sviluppo di percorsi sicuri casa-scuola, per continuare con l’organizzazione di uscite sui pedali e gite scolastiche e altre attività laboratoriali a tema. In una fase successiva i responsabili di questa iniziativa hanno anche l’idea di mettere a disposizione di altre scuole, e anche di associazioni, l’esperienza che verrà maturata, con l’ambizione è quella di fare di quella ciclofficina un modello da replicare in altri istituti scolastici.
Un altro progetto che ci piace menzionare è quello della Confartigianato, si chiama “scuola media manualità” ed è giunta alla sua 40° edizione e porta nelle scuole medie del Trevigiano artigiani, testimoni della cultura del fare che abbinata a quella del sapere genera l’eccellenza.
Veri e propri atelier creativi all’interno dei quali si sono avvicendati, dal ’79 ad oggi, oltre 30mila giovani, molti dei quali avranno avviato un’impresa per conto loro.
Le proposte di attività nel corso degli anni hanno tenuto conto dell’evoluzione del mercato e delle nuove tecnologie, per questo motivo accanto ai laboratori tradizionali come quelli della ceramica, della stampa d’arte, della lavorazione dei metalli, sono stati proposti nel tempo quelli della fabbricazione digitale, della fotografia, dello storytelling. I laboratori rappresentano, quindi, uno stimolo all’innovazione della didattica, alla promozione di attività alternative finalizzate a favorire la riflessione su ciò che si fa, valorizzando anche chi contribuisce a generare benessere in un territorio grazie alle proprie capacità. E poi non ultimo per ordine di importanza sviluppare talenti e sostenere linguaggi e competenze diverse, frutto di contaminazioni tra discipline, scoperta, tecnica, strumenti e materiali.
Altro esempio di questo tipo è quello di alcune scuole di Legnano che nell’ambito del progetto “Arti e mestieri nelle scuole legnanesi”: i ragazzi sotto la guida delle artigiane che hanno collaborato all’iniziativa hanno riprodotto gli abiti e le scenografie del cartona animato “il Libro della giungla”
Il mestiere dell’artigiano è cambiato, oggi oltre a saper usare la materia prima devi sapere usare il web, l’inglese, saper fare marketing della tua attività. Per questo motivo è importante che scuola e artigianato siano sempre più vicini.
Il nostro Paese è pieno di eccellenze in tanti ambiti, ma è importante lavorare sulla continuità di queste professioni e sull’evoluzione delle stesse.
E questo solo la scuola può farlo.
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