Con l’inizio dell’anno scolastico potrebbe scattare oltre alle problematiche delle immissioni in ruolo su scala nazionale un altro allarme per rendere ancora più sbiadita l’espressione “Buona Scuola”.
Infatti con la fine dell’estate si avvicinano le allerte meteo (in questi giorni Calabria e Sicilia), mettendo a serio rischio la situazione infrastrutturale dei nostri edifici scolastici. I geologi italiani hanno provato a giocare d’anticipo e a richiamare l’attenzione sui punti critici della prevenzione sismica, ma anche del rischio idrogeologico. Secondo i numeri contenuti nel rapporto ci sono 24 mila edifici a rischio sismico ai quali vanno anche aggiunti i 7.100 esposti a disastri idrogeologici, ovvero frane e allagamenti.
A tal proposito si ricorda che il Decreto Sblocca Italia ha introdotto una serie di deroghe al Codice Appalti per attivare i cantieri per la realizzazione di opere che già dispongono delle risorse necessarie. Le semplificazioni consistono nella possibilità di ricorrere alla procedura negoziata per l’affidamento di interventi fino alla soglia comunitaria considerati di estrema urgenza per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la mitigazione del rischio idraulico, l’adeguamento alla normativa antisismica, la tutela ambientale e del patrimonio culturale.
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