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Allerta meteo, il sindaco non chiude le scuole e uno studente lo minaccia sui social: “Spero che ti sparino”

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Un fatto spiacevole quello che vede protagonista il sindaco di un paese pugliese. Quest’ultimo, nonostante l’allerta meteo, non ha emesso l’ordinanza di chiusura delle scuole causa maltempo ed è stato minacciato di morte su Facebook. Lo riporta La Repubblica.

Il primo cittadino ieri, giovedì 3 ottobre, ha diffuso a mezzo social una comunicazione per sgombrare il campo dai dubbi sulla possibilità che le scuole restassero chiuse a causa dell’allerta meteo, com’è accaduto in comuni vicini. In particolare, nel paesino in questione, ha cominciato a girare una falsa comunicazione.

Si tratta davvero di uno studente?

Da qui un commento davvero di pessimo gusto, scritto con tutta probabilità da un profilo falso che dice di essere uno studente: “Caro sindaco, sono un ragazzo, ho visto il meteo e non credo sia una buona scelta quella di farci andare a scuola visto che pioverà dalle 2 alle 20 spero che ti sparino”.

E ancora decine di commenti, tra l’ilarità – ”domani vado a scuola con la costa concordia”, ”domani servizio gommoni per andare a scuola” – e l’offesa, stigmatizzata da altri utenti. Il sindaco ha annunciato querela nei confronti di chi ha diffuso la falsa comunicazione e di chi c’è dietro le minacce di morte.

“Io oltre al sindaco – spiega – faccio anche il professore. Ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela, anche perché i commenti sotto al post sono diseducativi. Io faccio il sindaco da 9 anni. Di allerte meteo se ne ricevono tantissime, specie tra l’autunno e l’inverno. Rispetto la decisione dei colleghi di chiudere gli istituti, io ho scelto di tenerli aperti. Ma non è ammissibile l’offesa, l’insulto e le minacce per una decisione”.

Allerta meteo, studente scrive (male) al sindaco di chiudere le scuole: la risposta

Ormai è diventato normale, per molti studenti, sperare nelle sempre più frequenti chiusure delle scuole a causa delle condizioni meteo avverse. Alcuni arrivano addirittura a contattare i sindaci o chi di dovere per convincerli a chiudere gli istituti. Qualche tempo fa il primo cittadino di un paese del napoletano ha preso la situazione con filosofia, rispondendo in modo esilarante ad uno studente.

Quest’ultimo ha mandato dei messaggi privati su Facebook al sindaco della cittadina, Giorgio Zinno, con l’intenzione di persuaderlo a diramare allerta meteo. A questo proposito l’utente ha scritto che stesse piovendo “troppo assai”, commettendo così un errore grammaticale, facendosi forse influenzare dal dialetto. Il sindaco non ha potuto fare a meno di notare la svista, scrivendo: “Troppo assai? E come chiudo le scuole se scrivete così? Dovreste andarci anche il pomeriggio”.

Tutto è stato documentato con tanto di screen dallo stesso primo cittadino su Facebook, in un post che esordisce così: “Emergenza meteo tra il serio e il faceto…e il comico”. Poi, un lungo sfogo: “Anche stasera passo qualche ora a rispondere a ragazzi o ragazze che mi chiedono di chiudere le scuole. Rispondo tentando di far capire che si chiudono solo nel caso in cui abbiamo materialmente atti che comprovano un reale pericolo. A qualcuno rispondo cercando di far capire che prima viene l’educazione e poi si può contattare qualcuno, mentre con altri instauro battibecchi pseudocomici come quello del post. Se chiudiamo abbiamo i genitori contrari e quelli a favore. Se chiudiamo e non piove, siamo folli perché chiudiamo con il sole. Se non chiudiamo e piove, siamo irresponsabili perché non abbiamo previsto la pioggia”.