Una scuola elementare di Milano oggi, 25 settembre, è stata dichiarata inagibile: la struttura è stata allagata dopo il violento nubifragio che ha colpito la città sabato scorso e si è anche verificato il crollo parziale di un sottotetto in un’aula. Lo riporta La Repubblica.
Per fortuna non c’è stato nessun danno a persone. La maggior parte dei bambini non è stata fatta entrare alle 8,30 ma in tanti che erano già giunti a scuola hanno dovuto aspettare il ritorno dei genitori. “È incredibile che con mezza scuola allagata siamo stati avvisati alle 8,30”, protesta il padre di un alunno. “In questa scuola i problemi sono annosi – aggiunge una mamma – e non sono mai stati risolti nonostante anni di segnalazioni”.
Lo scorso sabato è stato presentato il XXI Rapporto sulla sicurezza delle scuole a Bologna nell’ambito della VIII edizione del Festival della Partecipazione da Cittadinanzattiva, che per la prima volta presenta anche i dati di un monitoraggio pilota svolto in 18 sedi universitarie di Bologna, Cagliari, Napoli e Roma.
Ecco i dati emersi: gli edifici costruiti prima del 1976 sono il 47% e l’11% circa è progettato secondo la normativa antisismica e su appena il 3% sono stati effettuati interventi di adeguamento e miglioramento sismici. In netto aumento il numero di edifici progettati secondo la normativa antisismica: 11%. Circa il 58% è privo del certificato di agibilità, il 55% di quello di prevenzione incendi, il 41% del collaudo statico.
Un terzo dei 588 docenti e dirigenti intervistati da Cittadinanzattiva ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza della propria scuola, uno su cinque dichiara di non averlo fatto (21%) oppure che alla segnalazione non è seguito un intervento di sistemazione (12%). Gran parte degli edifici presenta a loro dire tracce di umidità (42%) e infiltrazioni di acqua (33%), insieme a distacchi di intonaco (36%) e addirittura crepe (23%).
A causa del Covid numerosi spazi sono stati sacrificati, per aumentare il numero di aule, e ancora oggi non tutti sono stati ripristinati: in particolare, non risultano ancora riutilizzabili laboratori (57%), aule multiuso (46%), biblioteche (36%), refettori (19%), ecc.
Riguardo alle attività di prevenzione, ben l’85% dichiara di aver partecipato a prove di emergenza nella propria scuola, che hanno riguardato in prevalenza il rischio sismico e l’incendio (70%), poche quelli effettuate sul rischio alluvione e vulcanico (rispettivamente 2,6% e 1,4%).
“Chiediamo che si provveda con urgenza ad effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte degli enti locali per prevenire il ripetersi incontrollato degli episodi di crolli strutturali. Indispensabile l’aggiornamento frequente della Anagrafe dell’edilizia scolastica e l’integrazione nella stessa delle informazioni sugli asili nido. Torniamo a chiedere la ripresa degli incontri periodici dell’Osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica perché eserciti il suo ruolo di indirizzo e coordinamento sia in relazione al PNRR che alla programmazione triennale ordinaria, che nella diffusione della cultura della sicurezza”, ha detto Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva.
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