Nel dibattito sulle modifiche alla legge di stabilità allo studio della commissione Cultura della Camera c’è un emendamento Pd-Pdl-Udc che cancella l’aumento dell’orario dei professori di scuola da 18 a 24 ore. Prorogato a domani il termine per presentare gli emendamenti. Sulle modifiche il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ribadisce: ”C’è un dialogo lo continueremo e c’è lo spazio per altri tipi di combinazioni, ma solo a saldi invariati”.
Ieri c’è stato anche un ‘blitz’ bipartisan in commissione Lavoro a Montecitorio: il governo è stato battuto su un emendamento che amplia le tutele agli esodati. E per coprire la novità arriva un contributo sui ricchi, cioè su chi ha redditi oltre i 150.000 euro (il 3%), prontamente rifiutato da Confindustria.
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, si dice assolutamente contrario a una cancellazione del taglio Irpef. E il numero uno della Cgil, Susanna Camusso, sottolinea: ”non basta una modifica parziale della legge, bisogna modificare l’asse”. Mentre i sindacati degli insegnanti sono soddisfatti per l’emendamento che cancella l’aumento d’orario per gli insegnanti, ma – precisano – “la mobilitazione continua”.
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