Si sta avviando a conclusione la storica vicenda delle custodie di centinaia di scuole romane che erano state di fatto “occupate” con il passare degli anni.
La questione ha origine dal fatto che un tempo (si parla di alcuni decenni addietro) molte scuole disponevano dei cosiddetti “custodi” che svolgevano compiti di “guardiania” diurna e notturna sui locali scolastici.
I custodi erano dipendenti statali ma avevano la disponibilità di un alloggio all’interno dell’edificio scolastico, alloggio concesso in uso gratuito dalla amministrazione comunale o, nel caso di scuole “superiori”, di quella provinciale.
Ad un certo punto il ruolo dei custodi è stato cancellato, ma molti custodi, con altra qualifica (per esempio collaboratori scolastici) hanno continuato ad usare i locali.
In non pochi casi l’uso dei locali si è di fatto trasferito agli “eredi” dei custodi e in qualche circostanza sono persino subentrate persone del tutto estranee creando situazioni a dir poco paradossali.
Molti dirigenti scolastici hanno iniziato a chiedere la restituzione dei locali anche per poterli utilizzare a scopi didattici.
Ma finora era stato quasi impossibile risolvere del tutto il problema anche perché in non pochi casi si erano create situazioni difficili, con ex custodi disabili o di fatto impossibilitati ad abbandonare l’alloggio che avevano in uso.
Il problema, già da anni, è stato preso in carico dalla Associazione nazionale presidi che aveva tentato più volte di trovare un accordo con la Giunta capitolina.
Negli ultimi mesi la questione ha assunto rilevanza nazionale anche a seguito di servizi giornalistici andati in onda su alcune testate televisive di Mediaset.
E in alcuni servizi è emerso che il problema non riguarda soltanto la capitale ma anche altre città come per esempio Napoli e Bari.
In questi giorni, a Roma, c’è stato un passo in avanti perché nota i consiglieri capitolini Yuri Trombetti, Carla Consuelo Fermariello e Daniele Parrucci del Pd hanno annunciato di aver depositato una proposta di delibera che la Giunta della città dovrà esaminare prossimamente.
La delibera – spiegano i consiglieri – disciplina l’utilizzo e il recupero degli alloggi di servizio degli ex custodi delle scuole.
Il testo depositato, spiegano i consiglieri, pone la massima attenzione sia al tema della tutela dei diritti umani delle persone fragili, sia al tema della tutela del patrimonio pubblico.