Nelle università australiane si ritorna alla discreta, sensibile, riservata penna per svolgere gli esami e a partire dalle valutazioni del 2023, le prove si sosterranno con la scrittura tradizionale.
La scelta così drastica sarebbe nata dalla diffusione di ChatGPT, un software che sfrutta l’intelligenza artificiale per rispondere alle domande dei test in aula o per scrivere di sana pianta un saggio o un elaborato con cui devono essere poi valutati. Un uso tanto frequente da essere arrivato all’orecchio degli accademici delle otto principali università australiane che starebbero dunque correndo a mettere un argine.
E così nei regolamenti universitari e interuniversitari australiani, come riportato dal quotidiano The Guardian, è arrivata la norma anti-plagio e allora il ritorno al passato, alla carta e alla penna, e per impedire ai furbetti di continuare ad esserlo.
Sembra che uguale condotta intenderebbero seguire le scuole di New York e di Los Angeles dove, dopo i primi casi, è stato messo al bando l’uso dell’Intelligenza artificiale.
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