Alunni

AlmaDiploma, il 30% degli alunni dichiara di avere sbagliato indirizzo di studi

Il rapporto AlmaDiploma 2017 è stato presentato al Miur e presenta importanti dati sull’importanza dell’orientamento per la scelta della scuola superiore durante le scuole medie e, in particolare, la classe seconda e terza.

Degli oltre 45.000 diplomati sentiti infatti, il 54% ripeterebbe la scelta fatta, sia per quanto riguarda la scuola sia per l’indirizzo di studi, 46 su 100 sceglierebbero una scuola diversa:

il 26% cambierebbe sia la scuola che l’indirizzo di studi;
il 12% cambierebbe la scuola ma non l’indirizzo di studi;
l’8% sceglierebbe un indirizzo diverso ma della stessa scuola.

L’indagine è stata svolta su oltre 45.000 studenti di 290 istituti diversi di Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Liguria, Puglia e Toscana.

Anche se circa l’80% di loro si dichiara soddisfatto della propria esperienza scolastica un’importante fetta dei giovani che hanno partecipato all’indagine si dimostra pentita della scuola superiore scelta dopo la terza media: un diplomato su tre cambierebbe scelta se potesse tornare indietro.

I ragazzi intervistati da Almadiploma sono soprattutto diplomati liceali (55%), seguiti dai tecnici (35%) e professionali (10%), il 6% dei quali di cittadinanza estera, in gran parte rumeni, albanesi e marocchini. I percorsi più frequentati sono il liceo scientifico (24%), il tecnico economico (18%) e il tecnico tecnologico (17%).Il voto medio di diploma è 77 su 100 (è 78,9 nei licei, 75,2 negli indirizzi tecnici e 72,7 nei professionali), con un 6% di eccellenze (con 100 e 100 e lode).

Nei licei, il 92% dei diplomati ha conseguito il titolo di studio senza bocciature, percentuale che scende all’84% negli indirizzi tecnici e al 78% nei percorsi professionali. L’indagine conferma la stretta relazione tra contesto familiare di provenienza e scelta del tipo di scuola: ancora oggi, la percentuale di diplomati con genitori laureati è massima fra chi ha frequentato il liceo classico (59%) e scientifico (43%), mentre si riduce fra gli istituti tecnici (14% tecnico tecnologico e 13% tecnico economico) e i professionali (dall’11% del professionale per i servizi all’8% del professionale per l’industria e l’artigianato).

Studi all’estero

Secondo Almadiploma il 33% degli studenti ha compiuto esperienze di studio all’estero, più frequenti, come ovvio, tra i diplomati del linguistico, seguiti dal liceo classico (46%), dallo scientifico (39%), dal tecnico economico (32%), dal liceo musicale e coreutico (30%) e dal liceo delle scienze umane (28%).

Negli altri indirizzi, le esperienze di studio all’estero raggiungono al massimo il 20 per cento. Le destinazioni più gettonate sono il Regno Unito (35% delle esperienze), la Spagna (16%), l’Irlanda (15%), la Francia (10%) e la Germania (7%). Il 33% dei giovani, infine, possiede diplomi che certificano le competenze linguistiche (come Pet, First Certificate, Toefl).

Andrea Carlino

Articoli recenti

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024

Cooperative learning, cosa fa l’insegnante facilitatore? Ecco come svolgere bene questo ruolo

Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…

22/12/2024