Il Rapporto 2019 sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria di secondo grado, realizzato da AlmaDiploma e dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, fotografa le scelte compiute dai diplomati dopo l’esame di stato.
La rilevazione, svolta nell’autunno 2018, ha riguardato oltre 47.000 diplomati del 2017 contattati ad un anno dal termine degli studi e 37.000 diplomati del 2015 contattati a tre anni dal diploma.
Chi fa alternanza scuola-lavoro ha più chance di trovare occupazione
L’Alternanza scuola-lavoro e gli stage, svolti durante gli studi o nel periodo successivo al diploma, esercitano un effetto positivo in termini occupazionali: chi ha svolto questo tipo di esperienza, rispetto a chi non lo ha fatto, ha il 40,6% in più di probabilità di lavorare; la probabilità è pari al 70,9% in più se si considerano le esperienze di stage svolte in azienda dopo il conseguimento del diploma.
L’Alternanza Scuola-Lavoro non sembra essere un’esperienza isolata, che termina con il diploma, ma spesso si traduce in un rapporto di lavoro con l’azienda presso cui lo studente ha svolto i periodi lavorativi previsti dal progetto.
Anche se sui diplomati del 2017 tali esperienze non riguardano ancora la totalità dei diplomati, l’indagine rileva che, ad un anno dal titolo, il 20,2% di quanti hanno svolto l’alternanza scuola-lavoro è stato successivamente richiamato dall’azienda i cui ha svolto tale attività.
Sono soprattutto i diplomati tecnici (23,3%) e professionali (24,8%) ad aver ricevuto una successiva proposta di collaborazione dall’azienda.
Inoltre, tra quanti hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro durante gli studi e risultano occupati al momento dell’intervista, il 33,0% dichiara di lavorare, ancora dopo un anno dal diploma, nell’azienda presso cui ha svolto tale esperienza (è il 31,4% tra i tecnici e il 39,7% tra i professionali).