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AlmaDiploma: il 70% dei diplomati boccia la Dad

Secondo la XIX Indagine di AlmaDiploma sugli ‘Esiti distanza e il profilo dei diplomati nell’era della pandemia‘, che ha riguardato 37mila diplomati del 2021, oltre 7 diplomati su 10 (il 71,6%) ritengono che la preparazione raggiunta attraverso la didattica digitale integrata sia inferiore a quella che avrebbero raggiunto se non ci fosse stata l’emergenza. 

Una percentuale che è più alta tra i liceali (75,5%) rispetto ai tecnici (69,3%) e ai professionali (56,1%).

Inoltre l’89,1% dei diplomati ritiene di aver avuto a disposizione strumenti adeguati per seguire la didattica a distanza, mentre per quanto riguarda la valutazione dell’efficacia della didattica a distanza rispetto a quella in presenza emergono alcune evidenti criticità: solo il 23,3% dei diplomati dichiara di essere riuscito a stare più attento e a non distrarsi durante la didattica a distanza rispetto alle lezioni in presenza con una differenza tra i vari indirizzi: 20,8% tra i liceali, 25,5% tra i tecnici e 30,2% tra i professionali. 

Analogamente, solo il 23% dei diplomati ritiene la dad più efficace delle lezioni in presenza per l’apprendimento di nuovi argomenti: 20,4% per i liceali, 25% per i tecnici e 31,2% per i professionali.

Tuttavia il 64,3% dei diplomati ritiene, durante la didattica a distanza, di aver migliorato l’organizzazione del tempo dedicato allo studio rispetto alla condizione precedente; tale miglioramento è percepito in misura maggiore dai diplomati professionali (65,9%, rispetto al 64,9% dei tecnici e al 63,6% dei liceali), ossia proprio coloro che hanno percepito più di tutti un aggravio di carico nel tempo di studio.

Per quanto riguarda il futuro, solo il 30% dei diplomati del 2021 ritiene che sarebbe utile continuare a usare la didattica digitale integrata anche dopo l’emergenza del Covid-19: ne sono maggiormente convinti i diplomati professionali (33,6%), seguiti da quelli dei tecnici (32,6%) e, infine, dai liceali (27,7%). 

Pasquale Almirante

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