AlmaDiploma certifica che uno studente su quattro si dice poco o per nulla soddisfatto della sua esperienza scolastica e addirittura quasi uno su due (il 46,3%), se potesse tornare indietro, cambierebbe percorso: il Sole 24 Ore anticipa il report del portale dei diplomati.
Sotto accusa l’orientamento in uscita dalla scuola media che, secondo le testimonianze degli oltre 24.723 diplomati interessati, è stato più o meno svolto, ma è ritenuto rilevante da appena metà del campione.
Solo il 10,4% degli studenti poi ritiene che i docenti abbiano avuto un ruolo importante nella scelta dell’istituto superiore di secondo grado e uno studente su quattro ha affermato di aver fatto quella scuola per una decisione determinata da altri, genitori, alti familiari/conoscenti, amici.
Dunque, secondo il report di AlmaDiploma, la metà degli alunni, dopo la terza media, si iscrive in una scuola per l’interesse verso le materie di studio; uno su tre per le prospettive lavorative; e in un caso su quattro per le caratteristiche della scuola, fra cui la presenza di laboratori, corsi extra curriculari, stage o tirocini.
I dirigenti scolastici sono dunque avvisati: se vogliono che le loro scuole non vengano dimensionate, visto che, come riferisce AlmaDiploma, i ragazzi italiani chiedono una scuola più innovativa e più adeguata ai tempi, devono puntare a garantire una migliore preparazione al lavoro o all’università, e migliorare strutture e organizzazione della didattica.
Per questo, commentano i dirigenti di AlmaDiploma, è importante l’orientamento formativo che “deve essere finalizzato a sviluppare nei ragazzi la conoscenza di sé, intesa come acquisizione della consapevolezza dei propri interessi, aspirazioni e attitudini”
Visto inoltre che siamo in un momento importante per tanti ragazzi, che fra poco dovranno scegliere definitivamente l’istituto superiore da frequentare, appare opportuno che le scuole secondarie di primo grado si attrezzino, attivando e promuovendo una gamma importante di opzioni possibili.