È stato presentato oggi, giovedì 13 giugno, il XXVI Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati presso l’Università degli Studi di Trieste. La Direttrice del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, Marina Timoteo, ha illustrato i risultati principali della rilevazione, che ha coinvolto circa 300 mila laureati del 2023. Il rapporto, presentato durante il convegno “Laureati e dimensioni internazionali: dall’università al mercato del lavoro”, organizzato con il Ministero dell’Università e della Ricerca e il patrocinio della CRUI, ha evidenziato trend significativi nell’occupazione e nelle esperienze formative dei laureati.
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Differenze geografiche e socio-culturali
Il rapporto evidenzia anche differenze significative nella mobilità degli studenti. La migrazione per ragioni di studio è più marcata dal Sud verso il Centro-Nord, con il 28,5% dei laureati del Mezzogiorno che sceglie atenei fuori dalla propria area geografica. Inoltre, il background socio-culturale continua a influenzare le scelte formative: il 31,3% dei laureati ha almeno un genitore con un titolo universitario, e la presenza di genitori laureati è correlata a una maggiore probabilità di completare studi nello stesso ambito disciplinare.
Inoltre, il presidente di AlmaLaurea, Ivano Dionigi, ha aggiunto: “Il Mezzogiorno tra due lustri sarà un guscio vuoto e non ce lo possiamo permettere”.