Categorie: Politica scolastica

Alternanza scuola lavoro, aperto il monitoraggio nazionale Indire

Considerato che è importante osservarne l’andamento della nuova proposta insita nelle legge 107/2015 relativa all’Alternanza scuola lavoro e rilevarne l’efficacia dei percorsi attivati, anche in termini di punti di forza e criticità, di obiettivi di apprendimento, di valutazione e certificazione delle competenze, è stata avviata una rilevazione telematica a campione rivolta a scuole di tutta Italia cui sono rivolte alcune domande sull’integrazione della scuola con i soggetti del territorio e sulla realizzazione dei singolipercorsi di alternanza erogati nell’a.s. 2015/2016 per gli studenti iscritti al terzo anno. 

Quello delle competenze è un tema complesso, che si colloca al centro di un dibattito pedagogico in forte evoluzione, teso a sostituire un modello di scuola basato su una nuova concezione dei tempi e degli spazi di apprendimento, sullo sviluppo di competenzeche rendano gli studenti dei protagonisti attivi dell’apprendimento, in grado di elaborare personalmente quanto hanno appreso a scuola e di impiegarlo nelle situazioni di vita e di lavoro.

In tal senso, l’a.s. 2015/2016 segna una svolta fondamentale, essendo il primo anno di applicazione della Legge 107/2015, la quale, promuovendo il raccordo scuola-lavoro, ha di fatto accelerato il dibattito al ripensamento profondo dei modi del fare scuola, a livello culturale, organizzativo, didattico, amministrativo, gestionale, tecnologico, territoriale, e così via.

 

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Ma, al di là delle grandi iniziative nazionali, che cosa accade nel Paese? Quali difficoltà hanno incontrato le scuole nella realizzazione dei percorsi e quali soluzioni hanno adottato per superarle? Quali i punti di forza e le criticità? Come hanno interpretato la normativa nell’ambito della loro autonomia? Quali differenze sono riscontrabili in alternanza nei diversi ordini scolastici – licei, istituti tecnici e professionali? E quali, invece, nei diversi territori? I percorsi sono stati co-progettati con le strutture ospitanti? Su quali competenze hanno lavorato i ragazzi durante lo stage e/o il periodo di formazione sui luoghi di lavoro? Con quali risultati? Quale differenze, in termini di apprendimento, tra i percorsi che hanno previsto momenti formativi in azienda (o altra struttura ospitante) e quelli realizzati nella modalità didattica dell’Impresa Formativa Simulata o tramite semplici visite guidate in contesti esterni alla scuola? Come è stata declinata l’esperienza formativa sui luoghi di lavoro nel curricolo dei diversi percorsi scolastici e indirizzi di studio? Tale esperienza ha avuto lo stesso valore per lo sviluppo delle diverse competenze previste dal profilo educativo culturale e professionale degli studenti? Occorre anche chiedersi se in certi casi l’Alternanza non sia di scarsa efficacia rispetto ad altre metodologie didattiche prossimali, per esempio la didattica laboratoriale o i Fab Lab.

L’Indire pone tutte queste domande, annunciando il nuovo monitoraggio per il nuovo anno e concludendo  che la straordinaria varietà di esperienze e situazioni è tale da suggerire un ripensamento dei significati stessi dell’Alternanza, metodologia didattica che sta assumendo oggi un rilievo culturale diverso rispetto al passato.

Con questo intervento, precisa Indire,  si intende fornire un contributo utile a supporto del dibattito in corso su questi temi: dal punto di vista scientifico, si è resa necessaria una riflessione metodologica e disciplinare sulla base dei cui esiti si è provveduto a ideare un modello di monitoraggio qualitativo sperimentale, centrato sull’adozione di approcci investigativi differenziati e articolato in più azioni di ricerca, selezionando per ognuna le tecniche e gli strumenti di rilevazione e analisi dei dati ritenuti più adeguati in relazione ai quesiti posti, secondo una logica di sistema di rilievo nazionale. Anche nell’ottica della trasferibilità, il team dell’Indire che ha progettato tale modello e la struttura dell’ambiente web della rilevazione telematica è attualmente impegnato in un’attività di ricerca dedicata proprio allo studio dei “Modelli di monitoraggio a confronto: azione di sistema nel settore educativo”.

Pasquale Almirante

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