La notizia dell’emendamento alla legge di bilancio per il ripristino delle ore di Alternanza Scuola Lavoro presentato da Davide Faraone non lascia indifferente il M5S e in particolare la senatrice Bianca Laura Granato che con un post pubblicato nella sua pagina FB non risparmia crtiche pesanti agli alleati di Governo.
“Italia Viva – esordisce Granato – vuole tornare alla #Bonasòla” e già si comprende che il post non sarà tenero.
Secondo Granato l’emendamento di Faraone sarebbe stato presentato “per accontentare Confindustria riportando l’Alternanza a 400 ore nell’ultimo triennio degli Istituti tecnici e professionali e a 200 nei Licei”.
“L’anno scorso – argomenta più pacatamente la senatrice pentastellata – proprio in legge di bilancio dimezzammo le ore di alternanza obbligatorie e le destinammo a Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Questo perché siamo convinti che questo curricolo debba essere funzionale al completamento della formazione dello studente e non ai bisogni delle aziende e vada progettato in base ai piani di studio degli istituti senza ridurre gli spazi delle altre discipline”.
“Invece – attacca Granato – l’ex sottosegretario Faraone, primo firmatario degli emendamenti la pensa evidentemente in modo diverso . Per Italia Viva l’abitudine del cittadino a subire da parte di una casta in un contesto sociale a sovranità limitata deve iniziare a scuola”.
Riferendosi poi alle maggiori risorse stanziate proprio con l’emendamento Faraone, Bianca Granato afferma che in tal modo la scuola verrebbe “usata come indotto economico e non come istituzione al servizio del cittadino”.
“Della serie – ironizza ancora la senatrice – sfrutta i soldi dello Stato e guadagna senza rischi.. il business del futuro”.
Con una conclusione che potrebbe anche avere qualche ripercussione sui rapporti interni al Governo: “Peccato che il Movimento 5 stelle non ha l’anello al naso !”
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