Prima l’annuncio, ora la conferma dettagliata: da settembre per l’alternanza scuola-lavoro, le scuole saranno meno sole.
Prima di tutto perché con il nuovo anno, gli istituti avranno a loro disposizione una piattaforma dedicata: sarà uno strumento di valutazione e monitoraggio delle esperienze svolte nelle aziende e a contatto con gli esperti del mondo del lavoro.
Lo strumento consentirà di semplificare tutti gli aspetti burocratici e di mettere a disposizione una adeguata formazione sulla sicurezza.
Tra gli obiettivi c’è anche quello di offrire la possibilità a studentesse e studenti di segnalare dubbi, problematiche e feedback sulle proprie esperienze.
Grazie ad un accordo con l’Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), si metteranno inoltre a disposizione delle scuole mille tutor esperti, come punto di contatto tra le scuole e le aziende mentre altri 140 milioni di euro provenienti dall’Avviso dedicato all’Alternanza scuola-lavoro serviranno a favorire lo sviluppo di progetti di alta qualità.
I contenuti della piattaforma e del progetto a supporto dell’Alternanza scuola-lavoro, sono stati inclusi anche tra gli otto punti descritti dalla Ministra Fedeli nel suo intervento durante l’analisi dei dati OCSE che tracciano un bilancio di quanto è stato fatto e quanto occorre ancora fare sul fronte del settore digitale scolastico.
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Il piano di raccordo verso il mondo del lavoro con i progetti di Alternanza è interconnesso con quello della formazione sugli insegnanti, di superamento dei gap tecnologici utilizzando le opportunità dei linguaggi digitali: andrà a regime il prossimo anno con il coinvolgimento di un milione e 500mila ragazze e ragazzi e vedrà l’emanazione “della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza”.
Il regolamento prevede che gli studenti e le studentesse che entrano in azienda per svolgere le ore di alternanza hanno diritto ad “un percorso formativo personalizzato”.
Nelle intenzioni del Miur, gli studenti dovranno trovare un ambiente di apprendimento favorevole alla crescita della persona e devono essere seguiti da un tutor scolastico e da uno designato dall’impresa. Ma oltre ai diritti ovviamente i ragazzi dovranno rispettare dei doveri a partire dall’effettiva frequenza delle attività didattiche erogate dall’azienda e l’obbligo di riservatezza su dati e informazioni acquisiti in Azienda durante la sua esperienza.
Tra scuola e azienda, dovrà essere sottoscritta una convenzione che è tenuta a fissare la durata delle attività giornaliere eseguite in regime di alternanza dandone opportuna informazione preventiva a genitori e ragazzi.
Del resto, la digitalizzazione della scuola ha un impatto positivo sul mondo dei servizi, del territorio e del lavoro. Oggi il 40% delle professioni mondiali è in via di cambiamento.
La scuola e le Aziende dovranno svolgere il ruolo fondamentale di sviluppo del cambiamento delle professioni per preparare i giovani al mondo del lavoro.
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