“A settembre partiremo con 300 tutor” scolastici e aziendali, il cui compito sarà quello di mettere in relazione direttamente le scuole e l’apparato delle imprese.
L’annuncio è del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ospite di Corriere Tv lunedì 8 maggio.
Secondo Poletti, l’operato dei tutor sarà fondamentale “per orientare i giovani e sostenere l’alternanza scuola-lavoro”.
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Il responsabile del dicastero del Lavoro ha detto che l’iniziativa si attuerà in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e che questo progetto (in capo all’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) prevede l’individuazione di un tutor ogni 5 scuole superiori e che l’obiettivo è arrivare a “mille tutor”.
Rimane da capire quale sarà il ruolo aggiunto dei tutor indicati dal ministro Poletti – ma anche una decina di giorni fa dal sottosegretario Gabriele Toccafondi – rispetto agli attuali: da quasi vent’anni, infatti, ogni scuola assegna le attività di collegamento con il mondo del lavoro – prima denominate “terza area”, poi alternanza scuola-lavoro – a delle figure interne (funzione strumentale, tutor di classe) ed esterne (tutor aziendale).
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