Pur con qualche difficoltà e non pochi “mal di pancia” di numerosi consiglieri, il Consiglio superiore della pubblica istruzione ha espresso parere unanime sulla “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro”.
Il dibattito è durato di fatto una giornata intera ma alla fine, il presidente Francesco Scrima è riuscito a mettere d’accordo tutti
In prima battuta la “Carta” trasmessa dal Ministero al Consiglio non aveva riscosso particolari entusiasmi; inizialmente il parere predisposto entrava nel merito della questione della alternanza ed esprimeva valutazioni negative nei confronti dell’intero impianto delle novità in materia introdotte dalla legge 107.
Ma in realtà il Ministro aveva richiesto un parere non sul progetto complessivo della alternanza ma più precisamente sulla “Carta”. Nel complesso il parere del CSPI è favorevole alla proposta del Ministro seppure con alcune annotazioni e richieste di modifica.
Non si comprende tuttavia come la Flc-Cgil, che è presente nel CSPI con un consistente numero di membri, abbia potuto votare a favore del provvedimento, tenuto conto che proprio in questi giorno sta partecipando, insieme con altri sindacati e altre organizzazioni, alla raccolta delle firme per l’abrogazione di 4 norme della legge 107 tra cui anche quelle relative all’alternanza scuola-lavoro.
La spiegazione più probabile è che il sindacato di Pantaleo voglia evitare di “rompere” il fronte sindacale in una fase così complessa e delicata (è in ballo un possibile sciopero unitario dopo quello dei sindacati di base e della Gilda già proclamato per il 12 maggio).
Per intanto la Flc afferma: “Con il contributo dato alla discussione, abbiamo ribadito la nostra ferma convinzione che l’attività di alternanza scuola-lavoro potrà essere una straordinaria opportunità per la crescita e la formazione degli studenti a patto che venga utilizzata come uno strumento di innovazione didattica e metodologica e che resti fortemente ancorata all’attività curricolare”.
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