Categorie: Attualità

Alternanza Scuola Lavoro, ecco i tutor territoriali: faciliteranno i rapporti scuola-imprese

C’è grande attesa intorno all’alternanza scuola lavoro, che quest’anno coinvolgerà 1,5 milioni di studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori.

Come abbiamo più volte raccontato in questa testata, fino ad oggi i percorsi di alternanza scuola lavoro sono stati pieni di luci e ombre, con esperienze molto positive di formazione pratica e altre, tante, molto negative, che non solo non si sono rivelate per nulla formative per gli studenti, ma li ha visti spesso cadere nella rete di sfruttamento più classico degli stagisti.

Al di là di questi problemi, le imprese che hanno offerto ai ragazzi percorsi di formazione “on the job, come si legge su Il Sole 24Ore, sono state meno del 10% (si sale al 10,6% nel settore manifatturiero – in media le aziende hanno accolto 1,3 alunni a testa per un periodo compreso tra una e tre settimane).

E a smorzare le iniziative delle aziende è stata la burocrazia, ancora una volta scoraggiante, oltre una mancanza di supporto alle imprese stesse.

A tal proposito, da quest’anno saranno introdotti i tutor territoriali, come annunciato dal ministro Fedeli, che avranno il compito di facilitare i rapporti fra imprese e scuole.

Dietro questa iniziativa c’è l’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, che prevede già nelle prossime settimane l’inserimento di circa 250 tutor che si interfacceranno, dal lunedì al venerdì, con 1.300 scuole.

Ogni tutor infatti, avrà affidati cinque istituti, in ciascuno dei quali si recherà un’intera giornata nel corso di una settimana.
L’obiettivo dell’Agenzia è quello di arrivare a mille tutor entro due/tre anni, coprendo quindi 5mila scuole. A seguire si coinvolgeranno pure atenei e Its.

Ma quali sono i compiti specifici del tutor territoriale?

I tutor avranno compiti specifici: oltre a garantire il contatto diretto con le imprese, dovranno semplificare le attività di presidi e docenti, e facilitare la realizzazione di progetti validi di formazione “on the job” a vantaggio degli studenti.

Il sottosegretario Gabriele Toccafondi sottolinea che “sarà importante soprattutto ampliare il numero di imprenditori disponibili a scommettere sulla buona alternanza. Per questo, sarà fondamentale il coinvolgimento diretto del territorio”.

Sull’alternanza scuola lavoro il Ministero sta puntando davvero molto: oltre ai 100 milioni di euro previsti dalla legge 107, l’alternanza, quest’anno, potrà contare pure sui 140 milioni provenienti dai fondi Pon.
Nel frattempo cresce l’attesa per la Carta con i diritti e doveri degli alunni impegnati nei percorsi di alternanza scuola lavoro.

Inoltre, sarà disponibile a breve pure un sito, come ricordato dalla ministra Fedeli, che avrà anche un “bottone rosso” per la segnalazione da parte dei rappresentati degli studenti di eventuali problemi riscontrati durante l’esperienza di studio e pratica sul campo.

 

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Fabrizio De Angelis

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