“L’alternanza scuola-lavoro non è apprendistato: è una cosa diversa e la scuola che frequentate dovrebbe controllare che non ci siano situazioni di sfruttamento”.
A dirlo è stata la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli a Benevento, dove il 20 ottobre ha preso parte a un incontro promosso dalla Cgil.
GLI STUDENTI: NON VOGLIAMO LAVORARE GRATIS
Quando una delegazione di studentesse ha detto “Non vogliamo lavorare gratis”, la responsabile del Miur ha replicato: durante gli stage “non dovete lavorare”.
Per le ragazze, tuttavia, è la concezione sbagliata dello strumento offerto dalla riforma – le tante ore nel triennio di presenza degli studenti in azienda – a non convincere.
FEDELI: INCONTRI CON DOCENTI E STUDENTI PER CHIARIRE
La ministra ha replicato ancora, sostenendo che si tratta di episodi che vanno individuati e denunciati: “Chiederò conto ma è bene che si facciano degli incontri nelle scuole con i docenti e con voi studenti, per chiarire che l’alternanza è un’opportunità importante”.
IN ARRIVO LO STATUTO DEGLI STUDENTI
Intanto, dopo le proteste dei giorni scorsi, sarebbe in dirittura d’arrivo lo statuto degli studenti e delle studentesse, uno strumento normativo da tutti considerato come indispensabile per imporre le regole di comportamento e di organizzazione degli stage. Un documento nazionale, riconosciuto dal Miur, a cui dovranno conformarsi anche le aziende accoglienti.
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