Tra gli emendamenti della legge di bilancio, viene proposto dal partito di Renzi Italia Viva, un emendamento che vorrebbe reintrodurre l’aumento delle ore di Alternanza scuola lavoro fino a 200 ore nei licei e fino a 400 ore nei tecnici e professionali.
Il neonato partito di Renzi, Italia Viva, sta già presentando alcuni emendamenti alla legge di bilancio 2020. A firma Davide Faraone, già sottosegretario al Miur ai tempi dell’ex Ministra Stefania Giannini, convinto sostenitore della Legge 107/2015, viene proposto un emendamento sull’incremento delle ore per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Nell’Atto Senato n.1586 compare un art.28-bis corredato da due commi:
Una delle poche modifiche fatte alla Legge 107/2015 dal Governo M5S-LEGA, nei 15 mesi in cui hanno governato, è stata la riduzione delle ore minime e obbligatorie di Alternanza scuola-lavoro di oltre il 50%. Con la legge di bilancio 2019 era stato cambiato anche il nome all’ASL, che era mutato in Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e le ore obbligatorie di tali percorsi era sceso a 90 ore nei licei, 150 ore nei tecnici e 210 ore nei professionali.
Il partito Italia Viva di Renzi, attraverso il Senatore Davide Faraone, ripropone la ratio dell’Alternanza scuola-lavoro per come nata con il decreto legislativo 15 aprile 2005 e rafforzata con la Buona Scuola. Nell’emendamento Faraone su ASL, si ripropone il numero di ore minime obbligatorie cosi come era stato definito dalla Legge sulla Buona Scuola. In buona sostanza una riproposizione ASL in salsa legge 107/2015.
Tutti i sindacati si sono detti preoccupati dal fatto che si insiste a proporre emendamenti sull’alternanza scuola lavoro che ripropongono una pagina fallimentare già sperimentata in passato.
Il Segretario Generale della FLC CGIL Nazionale Francesco Sinopoli, preso atto della proposta emendativa di Italia Viva, ha affermato: “Sono fuori dalla realtà e già hanno fatto il loro per distruggere la scuola”.
“Come FLC CGIL non riteniamo auspicabile tornare al modello di Alternanza proposto dalla Legge 107, anzi, crediamo opportuno riportare l’Alternanza scuola-lavoro a una libera opzione, una possibilità di apprendimento concreto, laboratoriale e, soprattutto, didatticamente scelta dalle scuole, non imposta dall’alto con numeri improponibili in tante realtà del Paese e con l’ennesima amplificazione della disuguaglianza di opportunità tra Nord e Sud.
Le scuole sono il luogo deputato all’istruzione e alla formazione, non fabbriche o negozi, questi possono rappresentare una parte di attività orientata alla concretezza, ma solo dietro la supervisione di chi quelle attività sa e deve programmare all’interno di un più complessivo quadro di educazione alla cittadinanza, al rispetto della legalità, dell’ambiente e dei diritti.”
Abbiamo sentito anche la riflessione della Segretaria Generale della CISL scuola Nazionale, Maddalena Gissi, che sulla questione ha auspicato il bisogno di fare una riflessione seria.
“La politica strumentalizza ma anche noi dobbiamo stare con i piedi per terra. Ai ragazzi dobbiamo offrire l’opportunità di guardare al futuro con interesse; devono conoscere le regole sociali, i doveri e i diritti esigibili e conquistabili. Se c’è ideologia, perdiamo un’opportunità! La diversità territoriale e il tessuto produttivo non sono variabili indifferenti ma i nostri ragazzi devono essere pronti e devono nel percorso scolastico, acquisire competenze trasversali spendibili. Dovremmo potenziare le attività di orientamento e il contatto con tutti soggetti istituzionali e sociali. Nelle nostre sedi abbiamo accolto le scolaresche in ASL con grande piacere e le esperienze sono state molto positive. I vincoli e gli obblighi non sono necessari, le risorse si! “
Riguardo l’emendamento Faraone alla Legge di bilancio è intervenuto ai nostri microfoni anche il Segretario Generale della UIL scuola Nazionale, Pino Turi, che ha definito il tutto sconcertante: “si torna ad aumentare le ore al livello precedente con meno risorse.
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