“C’è ancora molto lavoro da fare per rendere l’alternanza scuola-lavoro un’esperienza seria e di qualità nel nostro Paese. Prima di tutto va modificato l’assurdo obbligo di ore minime da svolgere nel triennio della scuola superiore, cioè 400 nei tecnici e professionali e 200 nei licei, evitando così che l’Asl venga percepita come incombenza burocratica e formale e sia invece una reale occasione di arricchimento qualitativo delle competenze degli studenti”. Ad affermarlo è la Gilda degli Insegnanti in merito ai dati sull’alternanza scuola-lavoro presentati ieri dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
“Inoltre – sottolinea il sindacato – bisogna riconoscere in sede contrattuale gli impegni accessori che i docenti, spesso a livello quasi volontario, si sono accollati per consentire agli studenti di accedere all’alternanza”.
“E’ paradossale, inoltre, che il ministro esulti perché è raddoppiato il numero di ore di alternanza nei licei, considerato che in questo ordine di scuola non era mai stata prevista prima”.
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