“Braillando insieme”, questo è il titolo dell’innovativo progetto che, per il corrente anno scolastico, grazie al metodo di lettura e scrittura Braille, sta impegnando gli studenti della classe Quarta H del Liceo “Galileo Galilei” di Catania in un’esperienza davvero “inclusiva” di alternanza scuola-lavoro, presso il locale Polo Tattile Multimediale.
L’attuale preside del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania Gabriella Chisari, è in carica presso questo Istituto dal primo settembre 2009. In precedenza, ha diretto l’Istituto magistrale etneo “Lombardo Radice”.
Intervistata nei giorni scorsi dal nostro giornale, la dirigente Chisari afferma che la fama del “Galilei” (riconosciuta, sin dala sua fondazione nel 1972, come una delle scuole più effficienti e vivaci del Sud Italia) la fanno, tutti insieme, gli studenti ed il personale docente e il personale assistente, tecnico e amministrativo, grazie alle numerose attività svolte con grande professionalità, con tanta passione, ma soprattutto con la voglia da parte di tutti di migliorare le proprie conoscenze e competenze.
In questo modo, il costante e quotidiano sacrificio, senso del dovere ed impegno di tutti fanno acquistare notorietà e rendono ancora più di qualità l’offerta formativa del Liceo Galileo Galilei di Catania.
Afferma la preside Chisari: “Durante la mia esperienza di Dirigente scolastica, ho vissuto un vero e proprio processo di rivoluzione, soprattutto grazie alle importanti novità fortemente volute dal MIUR. Il cambiamento radicale ha portato la nascita di una nuova e “buona” scuola, orientata verso la realizzazione degli obiettivi e delle competenze a differenza del vecchio sistema incentrato solo sulle conoscenze”.
Aggiunge la dirigente: “A tal proposito, la recente legge 107 del 2015, denominata de “La Buona Scuola”, ha prodotto aspetti sicuramente positivi. Ha messo in campo molte materie ed un’autentica autonomia delle Istituzioni scolastiche. Con questo nuovo metodo si è verificato lo sviluppo di un valore aggiunto: il potenziamento, rafforzando effettivamente ed efficacemente la “flessibilità e la libertà progettuale delle singole scuole. Adesso è infatti realmente possibile allargare gli orizzonti culturali dei nostri ragazzi ed ampliare notevolmente la loro offerta formativa, come è potuto avvenire nel nostro Liceo con l’introduzione dei vari ”potenziamenti” (in lingue, scienze ed in materie economicho-giuridiche), con insegnamenti aggiuntivi affidati ai docenti del cosiddetto “organico dell’autonomia”, ma soprattutto con l’accoglienza di un numero sempre maggiore di alunni con cittadinanza non italiana, con DSA e con BES. Il loro ingresso nella scuola italiana, che io considero assolutamente positivo, ha ovviamente determinato un mutamento dei processi educativi e didattici, che risultano in parte modificati anche dal sempre più crescente e desolante mancato riconoscimento del ruolo “formativo” del docente per il sostegno da parte degli studenti e della società in generale. Da questo punto di vista, mi auguro che il recente decreto 378 firmato dal Governo lo scorso 14 Gennaio possa rappresentare un “volano” per la creazione nel nostro Paese di un sistema scolastico ancora più inclusivo. Noi ce la stiamo mettendo tutta, programmando nel nuovissimo “Piano di Formazione Triennale Obbligatorio” del nostro Liceo l’”inclusione scolastica” degli alunni/studenti con disabilità e con difficoltà di apprendimento tra le priorità strategiche da far acquisire ai nostri docenti, mediante apposite iniziative formative sui BES e sui DSA già avviate nel corrente anno scolastico.”
Prosegue la preside: “Al riguardo, ritengo che anche la nuova pratica dell’”alternanza scuola-lavoro”, introdotta nel sistema formativo ed educativo italiano dalla sopracitata Legge de “La Buona Scuola” possa davvero aiutare le Istituzioni scolastiche italiane a raggiungere il “nobile” scopo di promuovere un modello di scuola più inclusiva e “di qualità”. Lo scorso anno scolastico e cioè all’inizio della “sperimentazione” anche nei Licei della nuova attività didattico-professionalizzante” dell’A.S.L. (Alternanza Scuola-Lavoro), nutrivo qualche perplessità circa una sua immediata proficua attuazione ma, dopo aver riscontrato e sperimentato concretamente le tante opportunità formative e “professionali” svolte dagli allievi delle nostre Terze classi, mi sono ricreduta, trovando nell’”alternanza” grandi vantaggi perché unisce il sapere e il saper fare, la conoscenza e la competenza, costituendo quindi un’occasione di arricchimento e di crescita formativa anche per i nostri alunni/studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento. Infatti, secondo quanto mi riferiscono i docenti del Liceo che ho l’onore di dirigere, grazie alle competenze “chiave” acquisite durante il percorso di alternanza scuola-lavoro, i nostri studenti con BES e DSA stanno guadagnando tanta “autostima” ed “autonomia personale e, fatto non secondario, stanno apprendendo più velocemente ed efficacemente anche i contenuti didattici dell’insegnamento “curricolare”.
Continua ancora la d.s: “Per quest’anno scolastico, tra Terze e Quarte, abbiamo ben 29 classi in “alternanza”, per circa 800 alunni. Per tutti abbiamo attivato diversi percorsi in convenzione con enti, associazioni e istituzioni quali: il Comune di Catania e l’Ufficio del Turismo, il Comune di Acicastello (Ct), il Parco dell’Etna, l’IBAM (Istituto Beni Archeologici e monumentali)-CNR di Catania, l’Area Marina Protetta di Acitrezza (Ct), l’Associazione Diplomatici, la Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali, l’Università di Catania con diversi Dipartimenti, l’INFN (Istituto Nazionale di fisica nucleare), l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e naturalmente il di cui sopra Polo Tattile Multimediale-Stamperia Regionale Braille di Catania”.
“Il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro “Braillando insieme” – precisa la dirigente Gabriella Chisari- è stato elaborato in linea con le direttive ministeriali e con l’atto di indirizzo dell’Istituto e prevede la realizzazione di una forma di apprendimento basato sul lavoro di alta qualità secondo quanto indicato nella strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, in quanto la domanda di abilità e competenze di livello sempre più alto impone al sistema di istruzione di innalzare gli standard di qualità e il livello dei risultati di apprendimento per rispondere adeguatamente al bisogno di competenze e di inclusione socio-lavorativa di tutti e di ciascuno. Il progetto ha preso avvio alla fine di Gennaio e si chiuderà il 26 Maggio 2017. L’obiettivo che ci si propone di perseguire, insieme agli amici del Polo Tattile, ed in proposito ringrazio sentitamente il Direttore Generale di tale fantastica struttura Pino Nobile, è quello di far realizzare ai 25 studenti della Quarta H del nostro Liceo una “mappa tattile” del nostro Istituto e di far produrre in Braille, in Large-print (a caratteri ingranditi) ed in formato digitale alcuni capitoli tratti da diverse opere del grande scienziato Galileo Galilei”.
“Di qui –chiarisce la d.s. Chisari- l’idea di costituire uno staff operativo di classe, che in alternanza presso la Stamperia Regionale Braille di Catania ed il suo Polo tattile multimediale, apprenda e sperimenti il “mestiere” della scrittura in Braille ed in Large-print, della realizzazione di Testi digitali in formato accessibile e della produzione grafica “multisensoriale, anche in 3D. Un ulteriore scopo del progetto è far sì che l’esperienza di scrittura dell’articolo di giornale e del saggio breve, prevista dalla normativa relativa alla prima prova dell’esame di stato, possa caratterizzarsi come esperienza situata in un contesto autentico ed “inclusivo”, attraverso la loro trascrizione in Braille, in testo ingrandito ed elettronico. Si tratta, pertanto, di un’opportunità didattica concreta e coinvolgente che serve ad avvicinare gli studenti al futuro professionale, ma non solo…”
Conclude la preside: “Il nostro principale auspicio è che la ”mappa tattile” ed i testi in braille, large-print ed in formato elettronico realizzati dagli alunni del Liceo Galilei di Catania possano fungere da “strumento” di integrazione e da occasione di stimolo, all’interno della nostra scuola, del dibattito sui “civilissimi” temi dell’inclusione, dell’uso delle nuove tecnologie digitali accessibili e della progettazione for all”.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: direttorescientifico@irifor.eu
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