Dal 1999 ad oggi i fondi per l’alternanza scuola lavoro sono stati tagliati del 97%, dai 345 milioni di euro iniziali agli attuali 11 milioni di euro (6 milioni di euro per gli istituti tecnici, 4 milioni per gli istituti professionali, 1 milione per i licei) che servirebbero a coprire la fruizione dell’ALS per tutti gli studenti di III, Iv e V degli istituti tecnici e professionali. Con questi tagli solo poche centinaia di euro a classe.
“E’ inaccettabile che vengano ancora una volta tagliati i fondi per l’alternanza scuola lavoro. Con il taglio previsto dal governo per l’anno 2014/2015 si arriverà ad avere solo 11 milioni di euro con un taglio del 97% dal 1999.” – dichiara Danilo Lampis coordinatore dell’Unione dell’Unione degli Studenti – “Ad oggi solamente il 9% degli studenti riesce a compiere un esperienza di alternanza nei 3 anni di scuola superiore. Inoltre la selezione tra chi può accedervi e chi no viene spesso effettuata con criteri meritocratici che vanno a ledere soprattutto chi proviene da contesti socio economici difficili.”
“Invece che continuare a tagliare fondi necessari per la scuola sarebbe necessario ripensare radicalmente il sistema dell’alternanza scuola lavoro.”- continua l’UdS – “L’alternanza dovrebbe diventare uno strumento destinato non solo alle scuole tecniche e professionali ma anche ai licei, uno strumento che sappia dare delle competenze reali nel campo del saper fare e non solamente delle mansioni ristrette solo a un campo di lavoro. Questo non è certamente il sistema prospettato da La Buona Scuola, in cui questo strumento didattico diventa un inseguimento delle esigenze di mercato cogestito con le imprese.”
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