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Alternanza scuola lavoro, Unsic: Firenze e la Toscana i luoghi più attrezzati. Male Sicilia e Campania

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Sui percorsi di alternanza scuola-lavoro si è parlato tanto in questi giorni. Prima le modifiche annunciate dal ministro Valditara, poi le proteste degli studenti nella sede dell’Inail in seguito al mancato risarcimento della famiglia di Giuliano De Seta, il ragazzo morto durante uno stage qualche mese fa.

Ma i Pcto continueranno perché rappresentano un’importante opportunità per i giovani, come ha affermato il Ministro. A scattare una fotografia della situazione attuale in Italia è l’Unsic (Unione Nazionale sindacale imprenditori coltivatori). Ai primi posti delle città più attrezzate ci sono Firenze, Sondrio, Pisa, Trento e Modena. Tra le regioni comanda la Toscana, seguita da Trentino-Alto Adige e Veneto, ultime Sicilia (Siracusa, Catania e Messina le città peggiori), Campania (male Salerno e Napoli) e Abruzzo.

Per quanto riguarda la propensione delle imprese ad ospitare studenti in testa ci sono ancora regioni del Nord (Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia).

Prevedibile ci siano difformità nel territorio, date dall’offerta delle imprese nei luoghi più industrializzati o dall’attrattività turistica ad esempio (vedi Agrigento o Matera).

Nel dossier dell’Unsic sono presenti vantaggi (apprendimento pratico, orientamento, contatti con l’azienda ed eventuale opportunità di lavoro), svantaggi (problemi logistici, disarmonia con il percorso scolastico, sfruttamento e insicurezza) e anche i gravi incidenti che in alcuni casi hanno portato alla morte di alcuni ragazzi.

Tra le proposte avanzate dall’Unsic un albo per i tutor, lo status dello studente per distinguerlo dal lavoratore e il feedback sull’esperienza vissuta.