400 ore di alternanza scuola lavoro (200 nei licei) sono tante. Non è possibile standardizzare i percorsi per tutti gli alunni. Via libera dunque ai percorsi personalizzati, basta che siano esplicitati nel Ptof.
Lo dice una faq del Miur pubblicata il 25 ottobre, che suggerisce di evitare di applicare nei progetti di alternanza modelli standardizzati, concepiti per percorsi identici per tutti, bensì di adeguare i progetti alle esigenze specifiche degli studenti, che spesso esprimono bisogni formativi differenziati. “L’alternanza entra a tutti gli effetti nel curricolo personalizzato dello studente e, più in generale, della scuola che, attraverso le proprie scelte e le forme di collaborazione sviluppate con il territorio, esprime e valorizza la propria autonomia didattica e organizzativa”.
Il progetto o i progetti di alternanza elaborati dalla scuola devono essere inseriti nel Ptof in modo da assicurare sia l’unitarietà complessiva, sia la personalizzazione, tenendo conto delle attitudini e degli interessi dei singoli alunni
Il Ptof può comprendere e valorizzare anche i periodi di apprendimento all’estero, tenuto conto dell’indubbio valore formativo che un periodo di formazione all’estero rappresenta per uno studente della scuola secondaria di II grado sotto il profilo personale, culturale e professionale. Le modalità con cui inserire l’esperienza realizzata all’estero nel progetto di alternanza possono essere varie e stabilite in autonomia.
La finalità dell’ASL è quella di motivare gli studenti, orientarli e far acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro, coerenti col profilo educativo, culturale e professionale del corso di studio. Alle scuole è richiesto un grande sforzo progettuale e la capacità di valorizzare al massimo la propria autonomia e gli strumenti a disposizione, coniugando le scelte educative/formative con i fabbisogni professionali del territorio e le personali esigenze formative degli studenti.
Una cosa tuttavia deve essere chiara: i percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica (D.lvo 15/04/2005, n. 77). I criteri organizzativi e valutativi e le competenze da acquisire devono essere elaborati nel progetto ed esplicitati nel Ptof.
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