Da numerosi docenti interessati riceviamo questa lettera che pubblichiamo
Nuova interrogazione parlamentare presentata per risolvere con urgenza il paradosso in cui si trovano parecchi docenti a cui è stato stipulato un contratto a Tempo Determinato per l’a.s. 2024/25, pur essendo Vincitori del concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli, su posto comune e di sostegno, del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado DDG 2575 (PNRR1 2023) e già abilitati nell’a.s. 2023/24 su medesima cdc entro dicembre 2024 (Nota MUR n. 9171).
Agli stessi è negato di svolgere l’anno di prova nel corrente anno scolastico e di partecipare alla mobilità disciplinata dal recente CCNI mobilità-scuola 2025-2028
Depositata venerdì 21 febbraio 2025 la nuova Interrogazione risposta scritta, a firma dell’On. Piccolotti Elisabetta, Ghirra Francesca e Grimaldi Marco del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che vede come destinatario il Ministero dell’Istruzione e del Merito a cui si chiede “se non ritenga urgente adottare iniziative volte a sanare l’oggettiva disparità di trattamento illustrata in premessa, consentendo di svolgere l’anno di prova nell’anno scolastico 2024/2025 a tutti i vincitori del concorso che abbiano conseguito l’abilitazione entro il 31 dicembre 2024, così da procedere alla loro definitiva stabilizzazione”.
Viene posta così in luce la grave disparità di trattamento fra docenti vincitori dello stesso concorso e abilitati attraverso lo stesso percorso abilitante, causata dalla Nota MIM n. 202382 del 26 novembre 2024, la quale di fatto taglia centinaia di docenti vincitori abilitati entro i termini di legge posticipandone immotivatamente la stabilizzazione di un ulteriore anno scolastico dalla data di assunzione, e di ulteriori due anni scolastici considerato che l’abilitazione rientra nel 2023/24. Si propone così di consentire lo svolgimento dell’anno di prova nel corrente a.s., in modo da procedere alla loro stabilizzazione e quindi sanare i disequilibri prodotti.
Premesso che il Decreto Legge 59/2017 che disciplina i contratti di assunzione dispone:
Considerato che:
Si deduce che i docenti vincitori del concorso PNRR1 (DDG 2575 -2023), assunti entro il 10 dicembre 2024 in funzione del DL n. 71/2024, abilitati entro dicembre 2024 in funzione della Nota MUR n.9171, una volta conseguita l’abilitazione dovrebbero conseguentemente assunti a Tempo Indeterminato e sottoposti all’anno di prova.
Ma una nota ministeriale, pubblicata poco prima del termine ultimo di assunzione per l’a.s. 2024/25, blocca tale percorso previsto dal Decreto Legge 59/2017, posticipando la stabilizzazione di tali docenti di un anno scolastico rispetto all’assunzione e di due anni scolastici rispetto all’abilitazione 2023/24.
La Nota MIM n. 202382 del 26 novembre 2024, dispone: “A norma dell’articolo 13, comma 2, e dell’articolo 18-bis, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, i docenti assunti con contratto a tempo determinato su posto comune nella scuola secondaria, in quanto vincitori del concorso bandito con DDG 2575 del 6 dicembre 2023 privi di abilitazione all’atto dell’assunzione, svolgeranno il periodo di prova e formazione dell’anno scolastico 2025/2026 a seguito dell’assunzione a tempo indeterminato, previo conseguimento dell’abilitazione stessa”.
Le conseguenze:
La suddetta interrogazione parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra si aggiunge così all’interrogazione parlamentare presentata già il 9 gennaio 2024 dall’On. Rita Dalla Chiesa, del gruppo Forza Italia Berlusconi Presidente PPE che chiede se “il Ministro interrogato non ritenga sia il caso di adottare iniziative di carattere normativo volte a prevedere la trasformazione del contratto annuale di supplenza dei soggetti di cui in premessa in contratto a tempo indeterminato a decorrere dalla data di acquisizione dei Cfu/Cfa mancanti” a cui una risposta ancora non è stata data; alla proposta emendativa 9.05 nelle commissioni riunite V-VIII in sede referente riferita al C. 2184 pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 29/01/2025 presentato in aggiunta all’art.9 del Decreto Emergenze, il quale risulta essere stata ritirata dagli stessi firmatari 24h ore prima della seduta di votazione del 14 febbraio 2024; il sostegno di tutte le sigle sindacali che con comunicati e incontri appositi al MIM hanno chiesto una soluzione tempestiva, non ancora ricevuta; l’impegno di On. di Camera e Senato che si sono detti favorevoli a porre rimedio, a partire dall’on. Cangiano.
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