Gent. Direttore,
ho letto con attenzione i risultati del sondaggio circa l’inizio dell’anno scolastico.
Molti sono favorevoli ad iniziare a fine settembre, a causa dell’aumento delle temperature Non credo che ciò possa essere risolutivo, perché:
1 – come è già stato osservato, le aule scolastiche sono gli unici ambienti della Pubblica Amministrazione a non avere un impianto di condizionamento dell’aria;
2 – l’Italia è un Paese geograficamente “lungo”: se al Centro e al Sud è ancora estate al Nord siamo in pieno autunno. Che senso avrebbe ritardare l’inizio dell’anno scolastico causa caldo?
Conclusione: urge rimettere a nuovo l’edilizia scolastica esistente, talora fatiscente, inagibile o inabitabile. Gli ultimi progetti degli edifici costruiti prevedono cemento per le mura portanti e cartongesso per i muri divisori, con grave danno per il riverbero acustico nonché per le infiltrazioni d’acqua (quando piove). È indispensabile piantare alberi per garantire la maggiore ombra possibile; magari sempreverdi, provvedere alla loro costante cura e non abbatterli perché malati e a rischio.
Urge adeguare le aule scolastiche con validi impianti di aria condizionata, da usare leggera e deumidificante, come negli uffici di segreteria e presidenza.
Credo di aver fatto un bel sogno…
La ringrazio per la Sua attenzione.
Isabella Tonielli
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