Altroconsumo conferma: rincari medi sui libri del 2,4%
Anche Altroconsumo, l’associazione indipendente di consumatori, sostiene che il nuovo anno scolastico si aprirà all’insegna dei rincari. Secondo l’associazione nel 2005-06 la spesa complessiva per i testi scolastici (esclusi i dizionari e i libri solo consigliati) peserà sui bilanci degli italiani circa 8 milioni in più rispetto all’anno passato con un aumento medio, rispetto allo scorso anno, del 2,4%. La stima è stata realizzata sulla base di un’inchiesta realizzata dalla stessa associazione indipendente su 600 classi di 29 istituti di Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino: le classi che sforano i tetti di spesa stabiliti dal Ministero dell’Istruzione risulterebbero ben il 49% di quelle esaminate. Ma il quadro degli aumenti sarebbe profondamente differenziato. Ad esempio, sempre rispetto allo scorso anno, nelle scuole medie i tetti di spesa di quest’anno sarebbero solo leggermente maggiorati: 280 euro per la prima classe, 108 per la seconda, 124 per la terza. Altroconsumo ha verificato lo sforamento del tetto nel 44% delle prime classi coinvolte nell’inchiesta. Va peggio nelle seconde classi, dove la spesa media è di ben 116 euro, con 2 classi su 3 oltre il limite del tetto. Nella terza media il tetto è stato superato nel 38% delle classi esaminate. Alle superiori, invece, dove da due anni non esistono più i tetti di spesa, l’incremento sarebbe decisamente maggiore: 6,4% al liceo classico e 6,9% all’istituto tecnico industriale. Buone notizie invece per gli studenti dei licei scientifici e degli istituti tecnici commerciali, dove si registra una diminuzione rispettivamente del 4,5% e del 6,9%. Ma Altroconsumo non si è limitata ad analizzare gli aumenti: l’associazione si è infatti rivolta sia al Governo (“mantenga i propri impegni tesi al contenimento della spesa delle famiglie”) che al Ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, a cui ha segnalato i risultati dell’inchiesta nella speranza di un suo intervento. L’associazione indipendente di consumatori ha poi invitato i” genitori a fare la propria parte, chiedendo ai presidi, se i tetti sono stati ignorati, di convocare il consiglio di classe e riconsiderare la scelta dei testi”. Non sono stati risparmiati, infine, editori e distributori, a cui si è chiesto di “congelare l’acquisto dei libri di testo”.