Ancora, purtroppo, episodi di bullismo che addirittura coinvolgono anche i genitori. Stavolta, come riporta Il Corriere della Sera, ci troviamo a Milano. Qui una studentessa di soli 14 anni ha chiesto un incontro chiarificatore con la compagna di classe, coetanea, che la bullizza a scuola. Le cose però sono andate tutt’altro che bene.
Tutto è accaduto intorno alle 18 di martedì scorso, il 9 maggio. Le due ragazzine si erano date appuntamento per chiarire per strada, in via Ripamonti. Tra loro è però scaturita un‘intensa lite: la bulla si è presentata all’incontro, a cui la vittima di vessazioni è arrivata con una compagna di classe e con la madre, con sei o sette amici.
L’alterco si è presto trasformato in vera e propria zuffa, con gli amici della bulla che le hanno dato man forte. La madre 41enne della vittima di bullismo, che aveva provato a dividere i ragazzi, è stata picchiata e spintonata. L’arrivo della polizia ha messo in fuga la maggior parte dei presenti.
Gli agenti hanno così trovato solo madre e figlia, la compagna di scuola e la presunta bulla, tutte accompagnate all’ospedale San Paolo in codice verde. Sul posto è arrivato anche il padre 56enne della bulla, il quale ha spiegato di non essere a conoscenza dell’atteggiamento violento della figlia, ha firmato le dimissioni e l’ha portata a casa. Sono in corso le indagini per scoprire cosa sia successo a scuola e se ci sono particolari responsabilità.
I casi di bullismo sono all’ordine del giorno. Qualche settimana fa abbiamo trattato il caso relativo ad alcuni studenti indagati per stalking e istigazione al suicidio per aver minacciato un’alunna.
Tra i vari atti di bullismo, offese sui social o via messaggio privato, ma anche umiliazioni in pubblico, fino a sfociare in messaggi orrendi, come “ammazzati subito, tanto non se ne accorge nessuno” o un altro ancora “Lei come l’Ebola, lei che è da evitare come una malattia, deve togliersi di mezzo. Si dovrebbe suicidare”. A questi messaggi si accostavano anche delle challenge vere e proprie, come riporta Open. Una di queste era “lo strusciamento senza toccare” così descritto: “Passatele accanto, senza toccarla. Se lei vi sfiora vi infettate e chi si contagia esce dal gruppo”.
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