
Un gesto estremo che per fortuna non si è tramutato in vera e propria tragedia. Come riporta Ansa, qualche giorno fa una ragazzina minorenne di un istituto della provincia di Massa Carrara, vittima di ripetuti atti di bullismo, ha tentato il suicidio a scuola.
La giovane avrebbe provato a gettarsi dalla finestra del terzo piano della scuola per farla finita. La studentessa si stava arrampicando sul davanzale per scavalcare la finestra e gettarsi nel vuoto, ed è stata fermata da un paio di compagni.
Secondo quanto appreso, appena l’hanno vista scavalcare la finestra, questi sono riusciti prontamente a bloccarla afferrandola per la maglia. Nel momento in cui la ragazza è stata bloccata, il suo corpo era già molto sbilanciato verso il vuoto, oltre il davanzale, e solo per una questione di decimi di secondo sarebbero riusciti a fermarla in tempo.
I momenti concitati
Un docente è subito accorso alla finestra per aiutare gli altri ragazzi a sollevare la giovane, che è stata riportata dentro l’edificio. Il tentato suicidio dell’alunna della scuola ha particolarmente scosso i compagni di classe, che adesso con l’aiuto dei docenti e degli psicologi dell’istituto, saranno per un periodo di tempo supportati e ascoltati.
La giovane non avrebbe riportato alcun tipo di lesione: fisicamente sta bene. Della questione se ne occuperà adesso a quanto appreso il Tribunale dei Minori. Come ipotesi principale dietro al disperato gesto della ragazza è stata ipotizzata una storia di bullismo, per presunte ripetute prese in giro da parte di altri ragazzi, ma gli inquirenti ora vogliono verificare se ci possano essere altre motivazioni.
I dati del bullismo
L’indagine dell’Osservatorio indifesa di Terre des Hommes e OneDay Group, i cui risultati sono stati diffusi in vista del Safer Internet Day, il 6 febbraio 2024, racconta che i giovani della Generazione Z (coloro che sono nati tra la fine degli anni ‘90 e all’inizio della seconda decade del 21° secolo) temono, quando sono, in rete cyberbullismo e revenge porn.
Dall’indagine, a cui ha contribuito anche la community di ScuolaZoo, il 65% dei giovani tra i 14 e i 26 anni, dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo. L’indagine ha coinvoltooltre 4 mila ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni.La percentuale di chi ha subito una violenza, sia fisica che psicologica, sale al 70% se si considerano le risposte delle ragazze e all’83% tra chi si definisce non binario e scende al 56% tra i maschi. Anche le tipologie di violenza subite sono diverse tra i generi, a eccezione delle violenze psicologiche e verbali, che colpiscono ugualmente maschi e femmine.
È più maschile, invece, il bullismo (68% maschi e 60% femmine), mentre il cyberbullismo sembra colpire di più le ragazze (21% femmine e 16% maschi).
Tragli atti di violenza più segnalati dalle ragazze c’è ilcatcalling, ovvero commenti di carattere sessuale non graditi ricevuti da estranei in luoghi pubblici, al 61% e le molestie sessuali al 30%; tutte le tipologie segnano percentuali più alte tra chi si definisce non binario.
Inoltre, bullismo e cyberbullismo, così come le violenze psicologiche e verbali, prendono di mira soprattutto l’aspetto fisico (79%), a seguire l’orientamento sessuale (15%), la condizione economica (11%), l’origine etnica e geografica (10.5%), l’identità di genere (9%), la disabilità (5%) e la religione (4%).
L’indagine ha preso in considerazione anche le conseguenze di queste violenze, tra cui predomina la perdita di autostima, la sicurezza e fiducia negli altri, riscontrata dal 75% dei giovani, inoltre il 47% afferma di soffrire di ansia sociale e attacchi di panico e il 45% mostra segnali isolamento e allontanamento principalmente dai coetanei. Il cyberbullismo ha anche conseguenze a lungo termine, tra cui i disturbi alimentari, la depressione e difficoltà di concentrazione a scuola.