Una tragedia sfiorata che si è tramutata in una storia a lieto fine. Tutto è stato raccontato nelle pagine del Corriere della Sera, dove si legge che Antigona, una ventenne che è stata per mesi in un coma quasi irreversibile, è riuscita finalmente a diplomarsi all’Istituto alberghiero Buontalenti, a Firenze, anche se in ritardo, con la votazione di 85 su 100. Una maturità sudata, prima di conseguire la quale Antigona ha praticamente rischiato di morire.
Lo scorso 28 aprile la ragazza, nel corso di una lezione di educazione fisica, si è sentita male, accasciandosi addosso a un compagno con il volto cianotico. La giovane stava avendo un attacco cardiaco; le persone attorno a lei hanno subito chiamato i soccorsi, in attesa dei quali è stato determinante l’intervento del vicepreside dell’istituto, il professor Francesco Trapani, che le ha fatto un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca fino all’arrivo del 118.
“Non l’ho salvata io, l’ha salvata il fatto che qui si organizzano dei corsi per imparare a gestire queste situazioni”, ha commentato il docente, che evidentemente non vuole sentirsi un eroe per quello che ha fatto. Sopra l’ambulanza la ragazza ha sofferto di un nuovo attacco cardiaco. In ospedale è stata subito operata ma purtroppo dopo poco è entrata in coma profondo che sembrava irreversibile. “Noi facevamo tutti il tifo per lei — racconta la preside, la professoressa Maria Francesca Cellai — ma i medici dicevano che la situazione era disperata”.
Antigona, che al momento dell’accaduto frequentava la quinta superiore, non si è ripresa in tempo per fare gli esami di maturità, che hanno avuto luogo solo due mesi dopo. In effetti, la sue condizioni sembravano talmente gravi tanto che si è temuto per la sua vita. “Quando sono arrivati a parlare di lei, sono scese le lacrime — spiega il presidente della commissione degli esami di maturità, il professor Sergio Berardi — mi è stata descritta una bravissima studentessa, ma anche una situazione probabilmente irreversibile”. Il professore ha pensato dapprima di conferire un riconoscimento simbolico, poi ha avuto la felice idea di aspettare e istituire una sessione straordinaria per settembre, come previsto nei casi di momentanea indisposizione dello studente.
Il professor Trapani è andato spesso a visitare Antigona; la preside, i docenti, il presidente di commissione sono stati in contatto continuo tra di loro, per tenersi aggiornati. Il primo agosto, poi, un mezzo miracolo: la ragazza si è svegliata dal coma, lasciando tutti piacevolmente di stucco, come racconta la professoressa Cellai: “Antigona si è svegliata contro ogni previsione e noi abbiamo pianto tutti di felicità”.
La ripresa non è stata, comunque, immediata. Il quotidiano scrive che l’alunna non è stata mai lasciata sola dai suoi docenti, che l’hanno chiamata spesso per conoscere il suo stato di salute. Per fortuna, Antigona è riuscita a riprendersi e a sostenere effettivamente gli esami di maturità tre mesi dopo dalla sessione ordinaria. La maturanda non ha aspettato quasi il via libera dei medici per farlo: “Lo volevo fare a tutti i costi, non avevo nessuna intenzione di ripetere la quinta”, ha raccontato la ragazza.
Il professor Berardi ha così riattivato la commissione e il 12 settembre si è recato da lei per rassicurarla, dicendole: “Saremo rigorosi, come è nostro dovere, ma non ti preoccupare, avremo tutte le accortezze di cui avrai bisogno”.
Ecco com’è andato un esame di maturità unico nel suo genere: “Antigona non era in grado di scrivere, così ha dettato il tema alla sua insegnante d’italiano, la professoressa Niccolai: la traccia riguardava il web e un decalogo di parole ostili emanato per segnalarne i pericoli. Antigona lo ha sviluppato affrontando il tema del bullismo, raccontando anche episodi subiti in prima persona e quelli di cui è stata vittima una sua amica. Per l’orale, che invece abbiamo svolto in video conferenza, ci siamo concentrati sulla passione della ragazza per la pasticceria”, ha detto il presidente di commissione.
Antigona adesso punta a formarsi per fare la chef o la pasticciera, una volta finita la riabilitazione. E lo farà anche grazie a una borsa di studio che le sarà assegnata dallo Spi-Cgil. Il preside ha invitato a fare tesoro della vicenda facendo corsi di rianimazione. Dal canto suo, il professor Berardi ha confessato: “Dopo tanti anni di carriera quello di Antigona è stato il mio ultimo esame di maturità. L’ultimo e il più bello”.
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