Alunni

Alunna va a scuola con i pantaloncini e viene invitata a cambiarsi, la madre: “Ci vuole tolleranza, era mortificata”

La scuola è agli sgoccioli, le temperature si alzano e ritorna come ogni anno la questione del dress code degli studenti a scuola. In un istituto del milanese una ragazzina di undici anni, che si è presentata in classe con dei pantaloncini da basket, è stata richiamata, come riporta Open.

La mamma non ci sta

La ragazza, che frequenta una scuola media, è stata invitata a cambiarsi. La mamma le ha così portato dei pantaloni di ricambio. La donna si è lamentata ai microfoni del Quotidiano Nazionale: “I pantaloncini da basket indossati da mia figlia arriveranno al massimo tre dita sopra il ginocchio, non a metà coscia, e non sono attillati. Quando ho letto la mortificazione sul suo volto ho capito che non potevo lasciare passare un messaggio così negativo. Ho informato dell’accaduto le rappresentanti delle classi delle elementari e delle medie e abbiamo scritto alla preside, chiedendole tolleranza nel momento in cui si decide di chiamare un genitore per fare portare il cambio”.

“Siamo completamente d’accordo che a scuola si debba avere un abbigliamento consono all’ambiente scolastico, ma crediamo anche che si debba agire con buonsenso. Non a caso nel regolamento di istituto c’è scritto che ‘gli studenti devono presentarsi con abbigliamento adeguato all’ambiente in cui si trovano’, nessun altro dettaglio”, ha concluso.

La replica della dirigente scolastica

La dirigente scolastica ha replicato: “Dopo avere ricevuto la segnalazione della mamma, ho immediatamente chiesto un confronto con i professori per chiarire l’accaduto. Mi è stato confermato che nelle classi era stato largamente condiviso con gli alunni quale fosse un abbigliamento scolastico consono e che i pantaloncini da basket non erano considerati adatti. Alcune situazioni analoghe che sono accadute nei mesi scorsi si sono risolte con molta serenità e i genitori non hanno recepito il fatto come un problema. Riconoscere il ruolo educativo è importante. Mi spiace che la giovane studentessa si sia sentita a disagio, si vede che c’è stata una fatica nella condivisione del dialogo educativo. La mia porta è sempre aperta”.

Giusto non lasciare i ragazzi liberi di vestirsi come vogliono?

Il dibattito, qualche mese fa, è esploso dopo che una studentessa, su X, ha chiesto agli altri utenti dei pareri sul suo outfit per il primo giorno di scuola: dei jeans e una maglietta che lascia scoperta la pancia. Da qui un fiume di commenti. Ci sono alcuni che dicono che ognuno dovrebbe esprimersi, anche per quanto riguarda il vestiario, come vuole.

“Non ci vedo niente di male”, ha scritto una ragazza. “A scuola ci vado come voglio”, ha replicato l’autrice del post. “Ma parliamo un secondo del doppio standard anche per i vestiti a scuola dove i maschi possono andare in pantaloncini o canottiere sbracciate mentre invece per una ragazza è inappropriato portare una semplice maglia la pancia di fuori”, ha detto un’altra utente, che crede che il dress code sembra valere più per le ragazze che per i ragazzi.

Redazione

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