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Alunni disabili: il problema non è solo quello del sostegno, nelle scuole ci sono ancora troppe barriere architettoniche

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March 13, 2025

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Il tema del superamento delle barriere architettoniche nelle istituzioni scolastiche è sempre attuale e lo ricorda Cisl Scuola nella sua consueta newsletter rivolta ai dirigenti scolastici.
D’altronde i dati non sono affatto rassicuranti.

Nel corso dell’anno scolastico 2024/25, su un totale di 7.073.587 studenti, distribuiti in 362.115 classi, sono 331.124 gli alunni con disabilità, pari al 4,7% del totale.
Già il Regolamento sulle in materia di “norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” del 1996 stabiliva che gli edifici delle istituzioni prescolastiche e scolastiche, comprese le università, e delle altre istituzioni di interesse sociale nel settore della scuola, dovessero assicurare la loro utilizzazione anche da parte di studenti non deambulanti o con difficoltà di deambulazione.
E, se vogliamo andare ancora più indietro nel tempo, potremmo ricordare che persino nel “Documento Falcucci” del 1975 stava scritto: “Il superamento di qualsiasi forma di emarginazione passa traverso un nuovo modo di concepire a attuare la scuola, così da poter veramente accogliere ogni bambino e ogni adolescente per favorirne lo sviluppo personale”.
“Invece nelle scuole – evidenzia Cisl Scuola – sono purtroppo ancora presenti molte barriere architettoniche, al punto che soltanto un edificio su tre risulta facilmente accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione è migliore nel Nord del Paese, dove i valori sono superiori alla media nazionale (39,5% di scuole a norma) mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (31,8%). La regione più virtuosa è la Valle d’Aosta, la meno virtuosa la Campania”.
“La barriera più diffusa (45%) –
spiega il sindacato – è rappresentata dall’assenza di un ascensore o, se questo è presente, dalla sua inadeguatezza al trasporto delle persone con disabilità. Numerose anche le scuole sprovviste di servoscala interno (31%) o di bagni a norma (24%)”.
Tutto questo avviene nonostante che una quota non disprezzabile finanziamenti del PNRR sia stata destinata a migliorare l’inclusività e l’ammodernamento delle scuole.

Il sindacato di Ivana Barbacci fornisce anche un elenco esemplificativo dei principali accorgimenti tecnici che dovrebbero essere attivati per il superamento delle barriere architettoniche:
• Accesso dall’esterno con rampe (pendenza <8%); • Scale a norma (alzata non >16 cm, pedata non
• Ascensore per il trasporto delle persone con disabilità (1,40×1,10m);
• Servoscala e/o piattaforma elevatrice;
• Servizio igienico specifico a norma per le persone con disabilità;
• Porte di larghezza minima di 0,90 m;
• Segnali visivi, acustici per segnalare le emergenze e gli esodi forzati;
• Mappe a rilievo e/o percorsi tattili (ogni piano è dotato di mappe tattili dove dovranno essere indicati i luoghi di uso comune e la posizione dell’uscita di emergenza;
• Percorsi tattili in gomma speciale che congiungono tra loro tutti i locali della scuola compresi gli uffici e i servizi comuni (palestra, spogliatoi, aula informatica, servizi igienici).