Le alunne e gli alunni con disabilità rappresentano una priorità assoluta per il Ministero dell’Istruzione e per le scuole italiane, da sempre molto attenti all’inclusione.
Questa è la precisazione con cui apre il comunicato stampa del M.I. del 2 settembre 2020, per rispondere alle “dichiarazioni generiche, allarmistiche e non sostanziate da dati concreti, che stanno circolando in queste ore in ambito politico”, tali da poter generare preoccupazione nelle famiglie.
Il Ministero ha così fatto sapere di essere stato in contatto, in questi mesi, con le Federazioni che rappresentano le famiglie delle alunne e degli alunni con disabilità, anche durante tutto il periodo della didattica a distanza. La Ministra Lucia Azzolina ha ascoltato le loro segnalazioni e pianificato insieme ai loro rappresentanti forme di intervento concreto.
Nel Piano per il rientro a scuola presentato lo scorso 26 giugno, il Ministero ha assunto l’impegno, insieme alle scuole e agli Enti territoriali, di garantire la frequenza scolastica in presenza a tutte le alunne e gli alunni con disabilità. Allo stesso modo nelle linee guida per la Didattica digitale integrata è chiaramente scritto che per alunne e alunni con disabilità della scuola secondaria di secondo grado, nel caso in cui la scuola abbia deliberato di adottare una modalità di didattica mista, verrà “privilegiata la frequenza scolastica in presenza” e che ogni decisione dovrà essere presa “d’intesa con le famiglie”.
Il M.I. non manca di ricordare le Ordinanze per gli Esami di Stato contenenti indicazioni specifiche per studentesse e studenti con disabilità.
“Durante il periodo della didattica a distanza – chiarisce il comunicato – , un apposito portale web è stato dedicato all’inclusione. Attraverso uno specifico accordo tra la Ministra Azzolina (Istruzione) e il Ministro Manfredi (Università e Ricerca), inoltre, sono stati incrementati i posti delle specializzazioni sul sostegno, nella convinzione che solo formando più docenti si potrà aumentare il numero degli specializzati in cattedra”.
“Grazie alla sinergia – conclude il Ministero – creatasi con le Federazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, nei mesi trascorsi e lungo tutta l’estate, è stato definito il nuovo modello nazionale di PEI (Piano Educativo Individualizzato) che dovrà accompagnare, con tante innovazioni sostanziali, la progettazione dei percorsi inclusivi e che sarà a breve presentato alle scuole italiane, assieme ad apposite Linee guida, dopo un’attesa durata quasi tre anni, causata da una diversa sensibilità delle precedenti gestioni politiche”.
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