In Emilia-Romagna preoccupa il numero, sempre crescente, di alunni con disturbi specifici di apprendimento. A comunicarlo è il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Versari, secondo il quale questi dati “possono essere di aiuto anche per guidare le istituzioni scolastiche nell’attuazione di una didattica personalizzata”.
Secondo quanto riporta Repubblica, a giugno, gli studenti con certificazione erano 34.931 tra elementari, medie e superiori: il 6,8% del totale della popolazione studentesca. Un numero che paragonato a quello degli ultimi 10 anni sembra essere triplicato: nel 2012/13 le segnalazioni erano 10.526. Nelle superiori si è passati da 3.231 a 19.828 casi e nelle scuole secondarie di primo grado da 4.323 a 10.943 segnalazioni e nella scuola primaria da 2.672 a 4.160 bambini.
Riportiamo di seguito i dati specifici
Nell’anno scolastico 2022-2023 il disturbo più segnalato è la dislessia: 19.175 casi, cioè il 37,1% del totale. Seguono le certificazioni per disortografia (12.179 alunni, il 23,6%) e per discalculia (11.923 segnalazioni, il 23,1%). Infine sono 8.352 i casi di disgrafia, il 16,2% dei disturbi accertati.
I quasi 35mila casi di disturbi specifici dell’apprendimento in Emilia-Romagna riguardano per la precisione 33.378 alunni nelle scuole statali e 1.553 nelle paritarie.
Nel 63,2% dei casi sono maschi. La maggior parte delle segnalazioni (il 56%) arriva dalle scuole superiori, dove si trovano 19.828 alunni con Dsa (il 9,55% del totale degli studenti).
Altre 10.943 certificazioni riguardano ragazzi delle scuole medie (l’8,86%) e 4.160 sono alle elementari (2,25%).
A livello provinciale, la quota maggiore è nelle scuole di Modena (6.850 alunni), seguite da quelle di Bologna (6.476 ragazzi). Poi Reggio Emilia (4.657), Rimini (3.199), Forlì-Cesena (3.195), Parma (3.118), Ravenna (2.827), Ferrara (2.563) e Piacenza (2.046).
Nonostante le certificazioni vengano fatte solo dalle elementari in poi, risultano anche 98 segnalazioni di disturbi specifici dell’apprendimento anche alla materna, di cui 34 solo a Ravenna (altre 19 a Modena e 16 a Reggio Emilia).