Dopo il Focus “Gli alunni con disabilità aa.ss. 2019/2020 – 2020/2021“, il MI ha pubblicato anche “I principali dati relativi agli alunni con DSA anni scolastici 2019/2020 – 2020/202”.
Il documento riporta, in due distinti paragrafi, le informazioni relative agli alunni con certificazione di DSA frequentanti le scuole del sistema nazionale di istruzione dal III anno di corso della scuola primaria alla scuola secondaria di II grado, e i dati relativi agli alunni “a rischio DSA”, ossia ai bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e i primi due anni della scuola primaria a cui è stato riconosciuto un possibile disturbo di apprendimento.
Quello che emerge è che nel corso del tempo si è assistito ad una progressiva crescita del numero di alunni con tali tipologie di disturbi nel complesso del sistema scolastico.
La Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia (disturbo della lettura legato a difficoltà nella decodifica del testo), la disgrafia (disturbo della grafia che si manifesta in una difficoltà motoria della scrittura), la disortografia (disturbo della scrittura, difficoltà nella competenza
ortografica e fonografica) e la discalculia (disturbo nel comprendere e operare con i numeri) quali disturbi specifici dell’apprendimento e tutela il diritto allo studio dei ragazzi con tali tipologie di disturbo.
In particolare, l’articolo 5 si focalizza sulle misure educative e didattiche di supporto e riporta che “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari” garantendo così una didattica individualizzata e personalizzata.
Successivamente, il Decreto attuativo (D.M.5669/2011) e le “Linee Guida per il diritto allo studio degli studenti con DSA”, pubblicati nel 2011, hanno fornito le indicazioni sulle azioni da attuare per la tutela e il supporto degli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento.
Per gli alunni che presentano DSA, non accompagnati da disabilità, non è prevista la figura dell’insegnante di sostegno ma gli insegnanti della classe forniscono strumenti compensativi e misure dispensative.
Nel corso degli ultimi due anni scolastici, gli alunni a cui è stato diagnosticato un DSA si sono attestati, rispettivamente con 318.678 e 326.548 alunni, al 5,3% e al 5,4% del numero complessivo dei frequentanti.
Gli alunni con DSA frequentanti III, IV e V anno di corso della scuola primaria sono risultati complessivamente 53.653 nell’a.s.2019/2020 e 48.022 nell’a.s.2020/2021.
Relativamente alla scuola secondaria di I grado si sono registrati 106.492 alunni con DSA nell’a.s.2019/2020 e 107.389 nell’a.s.2020/2021. Per la scuola secondaria di II grado 158.533 alunni nell’a.s.2019/2020 e 171.137 nell’a.s.2020/2021.
Da un punto di vista territoriale, nel biennio considerato le certificazioni di disturbi specifici di apprendimento sono state rilasciate più frequentemente nelle regioni del Nord Ovest. Per le regioni del Mezzogiorno la percentuale risulta estremamente più contenuta.
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