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Alunni difficili a rischio abbandono, Terzo settore in soccorso delle scuole. ‘Teach For Italy’ precisa: non per privatizzare gli istituti statali

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A seguito dell’articolo “Privatizzare la scuola statale? No, grazie”, pubblicato un mese fa sulla Tecnica della Scuola a firma di Giovanna Lo Presti, riceviamo e volentieri pubblichiamo la posizione dell’organizzazione ‘Teach For Italy’.

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Teach For Italy
 è un ETS (Ente del Terzo Settore) e nasce con la missione di contrastare le disuguaglianze educative. E’ un’organizzazione indipendente che fa parte di un network internazionale – Teach For All – nato alla fine degli anni ‘80 e ora presente in oltre 60 Paesi del mondo, con l’obiettivo di rafforzare i nostri sistemi educativi in ottica di giustizia sociale. 

Tutte le nostre attività hanno uno scopo ben preciso che guida il nostro fare: contrastare la povertà educativa in Italia e far sì che ogni bambino e bambina, indipendentemente dal luogo e dal contesto in cui è nato/a e cresciuto/a, possa avere le stesse opportunità di partenza. 

Con questo obiettivo attraiamo, selezioniamo e formiamo persone motivate a contrastare le disuguaglianze educative nelle scuole italiane più in difficoltà: insegnanti – anche di ruolo – già all’interno delle scuole, e giovani professionisti che grazie a Teach For Italy prendono in considerazione il percorso da docente e l’ingresso nel mondo educativo. Queste figure portano il loro impegno e impatto nelle scuole in contesti di svantaggio in tutta Italia (in scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, ma anche centri di formazione professionale).

I nostri docenti Fellow (coloro che seguono il programma di fellowship e formazione) sono persone che presentano la loro candidatura e vengono scelte dopo un iter di selezione molto difficile che va a testare competenze e motivazioni per affrontare i problemi quotidiani all’interno di classi in scuole in contesti di svantaggio. Quest’anno abbiamo ricevuto 1.200 candidature e abbiamo selezionato 50 persone, di tutte le età e con diversi background, che, in modalità totalmente gratuita, avranno l’opportunità di formarsi per portare un impatto significativo sugli studenti, sulle scuole e sul sistema educativo. 

I nostri finanziatori sposano la nostra missione e il nostro impegno, perseguiti con attività disegnate seguendo un modello internazionale contestualizzato nel quadro organizzativo e normativo dell’istruzione in Italia, e che accettano di contribuire a creare un miglioramento delle opportunità da offrire alle scuole, senza alcuna ingerenza su metodologie e obiettivi che vengono ideati e portati avanti esclusivamente da Teach For Italy. Tra l’altro, come organizzazione impegnata nel creare un futuro più giusto e più equo, ci siamo dotati di una Policy Etica Finanziamenti chiara e condivisa (consultabile anche sul nostro sito) sulle realtà da cui accettiamo di ricevere fondi, cioè enti che non hanno interessi contrari o in conflitto alla missione e all’etica di Teach For Italy e che sostengono la nostra missione e azione nelle scuole senza chiederci di fare altro. 

Teach For Italy non vuole privatizzare la scuola, al contrario vuole offrire in dote alla scuola pubblica italiana persone altamente motivate e formate per affrontare le tante sfide che gli insegnanti ogni giorno devono gestire nelle classi, partendo dai contesti più difficili. 

Il nostro lavoro non viene condotto in modo solitario: dialoghiamo e collaboriamo con tutti gli attori dell’ecosistema educativo italiano, per creare confronto, dibattito costruttivo e soluzioni da mettere in atto insieme. Lavoriamo in partnership con gli Uffici Scolastici Regionali dei territori dove operiamo, con una rete di più di 100 Dirigenti Scolastici di scuole pubbliche di tutto il territorio nazionale, con enti dei settori profit e non profit impegnati nel campo dell’istruzione, dell’innovazione, dell’impatto sociale in Italia. Tra questi: l’Università Bicocca di Milano, Ashoka, Save the Children, CISV con Arcipelago Educativo, Il cielo Itinerante, Edulia Treccani Scuola ma anche realtà locali come Vides Main a Torino o la Scuola del Fare in Campania. 

Creare reti è un punto chiave della nostra metodologia: siamo convinti che trovare soluzioni a temi complessi, come quello delle opportunità educative, non sia perseguibile senza un’apertura alla collaborazione e al continuo scambio di informazioni e opinioni da parte di tutti gli attori che ne sono coinvolti.

Ci teniamo a misurare il nostro operato per avere riscontro e trovare punti su cui migliorare: lo facciamo a livello globale realizzando e pubblicando le molte ricerche condotte da Teach For All (v. https://teachforall.org/our-impact), a livello nazionale pubblicando il nostro Report sul sito www.teachforitaly.org. In questo documento rendiamo pubblici i numeri: di persone coinvolte, di scuole e studenti raggiunti, di coinvolgimento di donatori.