Disabilità

Alunni disabili e docenti di sostegno, è boom: uno per classe, i prof (1 su 3 precario e tanti non specializzati) costano 5 miliardi

Nella scuola italiana perdura il rapporto inversamente proporzionale tra studenti normodotati e con disabilità: se la denatalità si porta via circa 100.000 iscritti l’anno, la quantità di alunni che necessitano del docente di sostegno continua salire. I numeri ufficiali ci dicono che in un triennio gli alunni disabili sono cresciuti di oltre 21mila unità, raggiungendo la considerevole quota di 311.201 iscritti. I dati sono contenuti in un focus realizzato dalla rivista Tuttoscuola, dal quale si evince anche che l’incidenza media di alunni con disabilità sul totale è aumentata in modo vistoso, passando dal 3,6% dell’anno scolastico 2020-21 al 4,3% del 2023-24. Tanto che se il rapporto tra alunni con disabilità e totale alunni quattro anni fa era di un alunno con disabilità ogni 28, quest’anno è sceso a un insegnante ogni 23 allievi. In media, praticamente, si può dire che abbiamo un iscritto con disabilità per classe, anche se con un’incidenza territoriale diversificata.

Il boom vi è stato anche tra i docenti di sostegno, per i quali lo Stato spende ormai oltre 5 miliardi l’anno: l’Ufficio di statistica del Ministero qualche giorno fa ha rilevato che sono 194.481, compresi quelli “in deroga”, un dato peraltro anche in difetto perchè in questo periodo dell’anno in via di aggiornamento e continua integrazione da parte degli Uffici scolastici.

Gli altri anni, ricorda Tuttoscuola, l’incremento in corso d’anno si è attestato sulle 13-15 mila unità: se la tendenza verrà rispettata, anche quest’anno si arriverà dunque ad oltre 207mila cattedre di sostegno.

Si tratta, si legge nell’approfondimento, “di un piccolo esercito senza divisa e armato soltanto di specializzazione o, in mancanza, di buona volontà, che nella sua dimensione complessiva – ci sia consentita la comparazione – è in quantità maggiore dei 207.281 agenti armati (108.663 carabinieri e 98.618 poliziotti)”.

Un vero “esercito precario“, insomma: secondo i dati provvisori forniti sempre dal ministero dell’Istruzione, quei 194.481 posti di sostegno sono così ripartiti: 126.170 (inclusi i posti di potenziamento) in organico di diritto e 68.311 posti in deroga (con scadenza 30 giugno 2024).

Così, i 13mila posti (e più) che andranno ad aggiungersi a situazione definitivamente assestata porteranno il numero di quelli in deroga ad oltre 81mila unità. E l’esercito dei docenti precari di sostegno assume proporzioni sempre più grandi…

Alessandro Giuliani

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