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Alunni disabili, i loro docenti dovranno formarsi

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Ma perchè le classi con alunni disabili spesso non sono ridotte di numero? Perchè non di rado capita che vi siano più alunni con disabilità, anche gravi, nello stesso raggruppamento di studenti? Perchè si parla da anni di obbligo di formazione iniziale e in servizio dei docenti sulle didattiche inclusive, ma poi di concreto non si fa mai nulla? A chiederlo, anche attraverso una proposta di legge presentata in Parlamento, con all’interno delle misure che darebbero delle risposte concrete, sono alcune associazioni dei disabili, tra cui Fand e Fish, le federazioni maggiormente rappresentative nel settore.

Se ne è parlato il 16 giugno, nel corso della riunione del Comitato tecnico dell’Osservatorio del Ministero dell’Istruzione sull’inclusione degli alunni con disabilità. Presieduto dal sottosegretario all’Istruzione, Robero Reggi, il Comitato ha visto la partecipazione di esperti universitari, dirigenti ministeriali e delle associazioni dei disabili. Nei prossimi giorni, la proposta di legge delle associazioni sarà esaminata dal Miur insieme con i parlamentari firmatari e le associazione per accelerarne l’approvazione.

Sempre nel corso dell’incontro, le associazioni hanno anche richiesto il ripristino dei fondi ministeriali per l’inclusione scolastica, fortemente ridotti sino quasi all’eliminazione negli ultimi anni. “A tal proposito – informano Fand e Fish in una nota – ci saranno a breve incontri col Ministero dell’Economia. Inoltre, entro giugno verrà emanata una circolare che, a partire dall’inizio di settembre, avvierà la formazione dei docenti di classe dei singoli alunni con disabilità ed altri bisogni educativi speciali anche per evitare la delega didattica ai soli docenti per il sostegno”.

Dibattuti anche problemi come la garanzia di “accessibilità” dei “prodotti informatici” (registri elettronici, portale Miur ecc.), quello del “controllo sull’adeguatezza degli attuali corsi di specializzazione per il sostegno, su cui sono state presentate interrogazioni parlamentari, e quello dello sciopero del personale Ata: dal primo settembre – concludono le associazioni dei disabili – sarà infatti loro revocata l’indennità per l’assistenza igienica agli alunni con disabilità più gravi”.