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Alunni disabili, il parere del CSPI sul nuovo modello di PEI

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Qualche giorno fa avevamo dato notizia della predisposizione del nuovo modello di Piano Educativo Individualizzato (PEI), sottoposto al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Il parere del CSPI è arrivato. Parere su schema di decreto del Ministro recante. Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonchè modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità ai sensi dell’articolo 7 comma 2 ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66

Considerata “la portata innovativa delle indicazioni contenute nel decreto” che modificherà la modalità di realizzazione dei Piani Educativi Individualizzati e la conseguente modalità di assegnazione delle misure di sostegno per gli alunni diversamente abili, il CSPI evidenzia che la prossima emanazione del provvedimento e degli strumenti di lavoro proposti debba essere supportata da adeguate azioni e misure di accompagnamento che rispondano ai bisogni delle scuole affinché possano operare nelle migliori condizioni.

Inoltre, il CSPI, vista la portata interistituzionale del provvedimento, che nelle diverse fasi prevede l’interazione delle scuole con l’INPS, l’Unità di Valutazione Multidimensionale dell’ASL (UMV-ASL) e con l’Ente Locale, richiama “omogeneità e coerenza dei criteri di elaborazione di tutte quante le certificazioni e documentazioni”.

Il parere segnala inoltre la mancanza delle Linee Guida contenenti i criteri, i contenuti e le modalità di redazione del Profilo di Funzionamento secondo un approccio bio-psico-sociale da parte del Ministero della Salute.

In conclusione, il CSPI scrive: “consapevole dell’estrema importanza di dare piena attuazione alle disposizioni in materia di inclusione previste dal decreto legislativo 66/2017 novellato e alla luce delle numerose criticità evidenziate nel testo del parere, chiede che siano accolte le proposte di modifica indicate come condizione per potersi esprimere favorevolmente.

Qualora ciò non fosse possibile a causa della ristrettezza dei tempi, il CSPI ritiene opportuno suggerire il differimento dell’emanazione del decreto al fine di migliorare le misure ivi contenute e attivare le necessarie azioni di supporto“.