Di tutti gli emendamenti al decreto 71 approvati dalla Commissione Cultura della Camera il più “curioso” di tutti è forse quello numerato 8.9
La particolarità è dovuta sia alle firme dei proponenti sia al contenuto.
Il testo è semplice e in sostanza prevede che nel decreto le parole “alunni disabili” vengano sostituite ovunque con l’espressione “alunni con disabilità”.
In pratica i deputati firmatari “bacchettano” (magari con gentilezza) gli estensori del testo normativo che evidentemente sanno poco di scuola e non sono a conoscenza del fatto che da tempo immemorabile tutti cercano di evitare di parlare di “bambini down” o di “alunni DSA” (è invalsa infatti la prassi di parlare di “bambini con sindrome di down” o di “alunni con dislessia”).
Ed è curioso anche il fatto che il DL 71 rechi anche la firma della Ministra della disabilità (Lega) che proprio nei mesi scorsi ha fatto approvare una legge con la quale il termine handicap viene bandito definitivamente dai testi normativi ma anche dal linguaggio della Pubblica Amministrazione.
E c’è una seconda particolarità: l’emendamento ha come primo firmatario il deputato Davide Faraone di Italia Viva; gli altri firmatari sono Alessandro Amorese (Fratelli d’Italia), Rita Dalla Chiesa, Rosaria Tassinari e Giorgio Mulé (Forza Italia).
Colpiscono l’assenza della Lega e la presenza di un partito di opposizione (Italia Viva).
Segno, forse, che quando si parla di disabilità e inclusione l’appartenenza politica conta relativamente poco.
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